venerdì 28 ottobre 2016

Recensione - "Amiche di penna" di Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque

Buongiorno lettori incantati,

oggi vi lascio il mio personale pensiero su "Amiche di penna" di Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque. Con questo romanzo è stato amore a prima vista, un vero e proprio colpo di fulmine! Ho amato Anna Karenina in ogni sua parola, uno dei miei romanzi preferiti quando si parla di classici, mentre il ricordo di Emma Bovary è ancora vivido nella mia mente, insomma, appena vista la cover mi sono domandata, "cosa avranno mai da raccontarsi la Karenina e la Bovary?" 
Senza esitazione mi sono imbattuta tra le sue pagine forte era il desiderio di leggere e ritrovare i "miei" personaggi.




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Titolo: Amiche di penna

Autori: Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque
Editore: Mondadori
Pagine: 193
Prezzo: 18,50
Omaggio C.E.
Sinossi: qui







Amiche di penna è un romanzo epistolare, una magistrale raccolta di lettere dove due eroine della letteratura si raccontano: Anna Karenina e Madame Bovary, le protagoniste di due romanzi ottocenteschi rivivono attraverso la fantasia di due autrici contemporanee, Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque. Prima di iniziare a parlarvi del libro mi sento in dovere di fare una piccola premessa! Io non amo particolarmente il genere epistolare, quando leggo un libro ho bisogno di una lettura corposa, descrittiva, che mi faccia immaginare ciò che leggo e che mi dia una visione completa del personaggio per immergermi nella storia. Generalmente i romanzi epistolari sono molto diretti e per questo motivo me ne sono tenuta sempre alla larga, ma con Amiche di penna è stato diverso. Lo scambio di lettere avviene tra due donne che conosciamo benissimo, quindi si basa su una struttura ben solida e non abbiamo bisogno di approfondire personaggi che sono già noti a tutti.

La corrispondenza tra le due donne avviene quando la Karenina si allontana dal marito e dal figlio e fugge con l'amate Vronskij in Italia. Qui vive un periodo felice, da Venezia viaggia verso Napoli, poi Mantova e successivamente Parigi dove risiederà per un po' di tempo. Lontana dalle voci dell' alta borghesia di Pietroburgo, si convince di aver raggiunto finalmente la felicità, anche se un velo di tristezza l'accompagnerà sempre, in ogni sua scelta e in ogni suo pensiero. La prima lettera è inviata da Anna che con la complicità di un medico riesce a farla recapitare a una signora francese, Emma Bovary.
Quest'ultima è reduce da un periodo di depressione e la richiesta di corrispondenza da parte di una giovane donna russa, appartenente all'alta società, viene vista come una speranza per potersi finalmente confidare apertamente con qualcuno che a sua volta, avrà tante cose da raccontarle. Inizialmente lo scambio di opinioni avviene su un libro che Emma sta leggendo e il suo entusiasmo è tale da convincere anche la Karenina a procurarselo, sono le Lettere di Abelardo ed Eloisa, una storia d' amore struggente tra due amanti, nella quale le due donne si rispecchiano.
Anna e Emma entrano in confidenza, si raccontano ma soprattutto si confessano i loro pensieri più intimi. Lo scambio diventa sempre più intenso con il procedere degli eventi; la Bovary parla delle sue fughe d'amore mentre la Karenina della sua vita con Vronskij e successivamente del suo infinito dispiacere nel dover ritornare a Pietroburgo. Lo scambio di lettere verso l'epilogo diventerà più fitto per la presenza di altre due donne; la Bovary stringerà una corrispondenza con una giovane e affascinante donna americana, Rossella O'Hara, arrivata in Francia per affari, mentre la Karenina conoscerà a Parigi madamoiselle Odette, con la quale dopo avrà un breve scambio epistolare. Un incrocio di lettere e di segreti svelati ci condurranno al comune e tragico epilogo a cui le due protagoniste sono destinate... 

Ora provate a immaginare due belle donne, relegate al costume di quell'epoca, sposate e con figli ma dannatamente infelici, sempre alla ricerca di forti emozioni e di un amore "impossibile" e poi la loro spasmodica necessità di mettere a nudo la propria anima, scrivendo, raccontando, confessandosi. Attraverso i loro pensieri il lettore riesce a comprendere lo stato d'animo delle protagoniste, ci divertiamo quando Anna racconta dei meravigliosi abiti da lei indossati e della vita di società a cui prende parte, mentre la Bovary, moglie e madre senza stimoli, sognatrice e lettrice di storie d' amore, prova a confessare all'amica le sue "scappatelle".
Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque con la loro penna ma soprattutto con la loro inventiva hanno dipinto un meraviglioso affresco tutto al femminile. La terminologia adottata calza a pennello con il periodo storico delle protagoniste, si ha l'impressione di aver scovato in un cassetto segreto di un secrétaire un pacchetto di lettere antiche magari ancora con il sigillo di ceralacca intatto! Leggere Amiche di penna ci permette di fare un tuffo nel passato, l'atmosfera in cui ci immergiamo durante la lettura è suggestiva, d'altri tempi. Consiglio Amiche di penna a chi conosce bene la storia della Karenina e della Bovary per non perdersi quelle piccole sfumature che altrimenti potrebbero sfuggire, ma anche a chi vuole approcciarsi a queste icone del romanzo ottocentesco senza perdersi in letture lunghe e prolisse. Infine potrebbe essere un'interessante punto di incontro per chi invece al contrario non riesce a staccarsi dalla lettura dei classici. Insomma un'incantevole rivisitazione di due capolavori della letteratura uniti in un romanzo  "originale" che sa tanto di epoche lontane, come un vecchio mobile restaurato ma perfettamente in sintonia in un appartamento moderno. Questo è Amiche di penna!



lunedì 24 ottobre 2016

Ultima settimana di ottobre...le novità librose

Buongiorno readers!

Come va? Io ho da poco terminato Amiche di penna, a breve, spero, vi posto la recensione. Intanto, ho selezionato per voi alcuni titoli in uscita questa settimana, scopriamoli insieme e fatemi sapere quale vi attira di più!

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TitoloL' arte di essere fragili

Autore: Alessandro D' Avenia
Editore: Mondadori
pagine: 216
Prezzo:19,00 euro cartaceo - 9,99 euro ebook
Disponibile dal 31 ottobreSinossi: "Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un'arte della gioia quotidiana?" Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D'Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l'incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l'indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi, D'Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d'Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l'Islandese... Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza. La sfida è lanciata, e ci riguarda tutti: Leopardi ha trovato nella poesia la sua ragione di vita, e noi? Qual è la passione in grado di farci sentire vivi in ogni fase della nostra esistenza? Quale bellezza vogliamo manifestare nel mondo, per poter dire alla fine: nulla è andato sprecato? In un dialogo intimo e travolgente con il nostro più grande poeta moderno, Alessandro D'Avenia porta a magnifico compimento l'esperienza di professore, la passione di lettore e la sensibilità di scrittore per accompagnarci in un viaggio esistenziale sorprendente. Dalle inquietudini dell'adolescenza – l'età della speranza e dell'intensità, nei picchi di entusiasmo come negli abissi di tristezza – passiamo attraverso le prove della maturità – il momento in cui le aspirazioni si scontrano con la realtà –, per approdare alla conquista della fedeltà a noi stessi, accettando debolezze e fragilità e imparando l'arte della riparazione della vita. Forse, è qui che si nasconde il segreto della felicità


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Titolo: Le due stagioni

Autore: Paolo Barbaro
Editore: Marsilio
Pagine:144
Prezzo: 16,50 cartaceo - 9,99 ebook
Disponibile dal 27 ottobre
Sinossi:Le stagioni che danno il titolo a quest’opera di Paolo Barbaro non sono solo quelle del tempo, ma anche - e soprattutto - quelle dell’anima, del corpo, della vita. Nella prima parte del dittico, Dario, assicuratore quarantenne con moglie e fi gli, insegue il desiderio e l’ardore perduti lasciandosi rapire da Bruna, che due pomeriggi a settimana, dopo il lavoro, lo aspetta nella casa di Sant’Elena, a Venezia. Nel susseguirsi della dolce monotonia amorosa, basterà però un piccolo cambiamento a spezzare l’incantesimo dell’idillio. Nella seconda parte, il protagonista ormai anziano, che la malattia costringe a un’immobilità sempre più definitiva, osserva il mondo dal suo ultimo riparo nella città lagunare: la casa. È una cronaca della fi ne, un consapevole e sereno accomiatarsi dalla realtà che lo circonda, mentre la sua realtà si riduce sempre più a una stanza, alla voce della moglie, al saluto di un amico, ai vividi ricordi che tornano a fargli visita da un passato lontano. Nel dipanarsi di queste ondate di racconti e memorie, Venezia si manifesta ancora una volta come vera, vitale protagonista. Con ponti, canali, campielli, giardini segreti e terrazze sul mare, ordisce trame e incrocia destini, favorendo incontri, spaesamenti, addii. L’acqua alta si fa allegoria della fi ne che incombe, anche se pagina dopo pagina è un’altra metafora - di speranza - a imporsi. Nel suo invecchiare, l’uomo somiglia infatti a quella Sant’Elena tra le cui calli Dario rincorre una passione che credeva perduta: vede cambiare la sua forma esteriore, proprio come è accaduto all’isola nel corso del tempo, ma dentro di sé rimarrà per sempre un essere inquieto, affascinato dalla bellezza e in cerca d’amore. Le due stagioni è un’elegia alla meravigliosa e immutabile brevità del tempo umano, celebrata nello scenario di una città immortale.


La confessione di Memory

Titolo: La confessione di Memory

Autore: Petina Gappah
Editore: Guanda
Pagine: 288
Prezzo: 18,00 euro cartaceo - 9,99 euro ebook
Disponibile dal 27 ottobre
Sinossi: In un Paese come lo Zimbabwe, segnato dalla superstizione, sembra che per Memory non ci sia possibilità di salvezza. Albina, cresciuta in una famiglia povera, emarginata dalla stessa madre, a nove anni viene venduta a un uomo bianco, Lloyd Hendricks. Scopre così il lusso, l’agiatezza, ma soprattutto i libri e lo studio. Eppure il destino non le lascia scampo e, quando Lloyd viene trovato morto, Memory viene incarcerata e condannata a morte, perché accusata dell’assassinio dell’uomo che l’ha, agli occhi di tutti, salvata dalla miseria e dall’emarginazione. L’unica via di salvezza per Memory è la parola: dietro suggerimento del suo avvocato, inizia ad annotare i suoi ricordi per trovare una risposta ai tanti misteri sulla sua vita. Chi è Lloyd Hendricks? Perché Memory non prova nessun rimorso per la sua morte? È successo davvero ciò che lei ricorda o la sua memoria la sta ingannando? Muovendosi tra il passato e il presente, Memory tesse, nel braccio della morte, pagina dopo pagina, una trascinante storia sull’amore e l’ossessione, sull’inesorabilità del destino e la fallacia della memoria.


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Titolo: Gli occhi di Borges

Autore: Giovanni Ricciardi
Editore: Fazi Editore
Prezzo: 14,00 euro cartaceo - 5,99 euro ebook
Disponibile dal 27 ottobre
Sinossi:Una giovane liceale, Vanessa, che vive con la madre Anita in un elegante appartamento del quartiere Esquilino a Roma, ottiene la possibilità di fare uno stage presso la redazione della rivista. Da quel momento, però, la sua vita cambia: la ragazza si chiude in se stessa, preda di fobie e di un mutismo assoluto, fino a non voler più uscire di casa. La madre, sconcertata e confusa, si accorge poco a poco che questa melancolia non è solo il frutto di una crisi adolescenziale, ma è legata a incontri e frequentazioni, dietro le quali si cela una realtà inquietante. Il commissario Ponzetti sarà chiamato a trovare il bandolo della matassa di questa intricata vicenda, in una storia giocata sul senso della libertà umana e sui suoi condizionamenti. Ma non solo. In questa sua settima indagine, Ponzetti avrà a che fare col furto di un prezioso esemplare del primo libro di poesie di Borges, trafugato dalla Biblioteca Nazionale di Buenos Aires per conto di un ignoto e ricchissimo collezionista italiano. Un mistero nel mistero, che muoverà il nostro commissario sulle tracce di una sua vecchia conoscenza: Andrea Perfetti, il ghostwriter che gli aveva dato già filo da torcere nel quarto episodio della serie, Portami a ballare, e che lo costringerà stavolta a un’insidiosa trasferta argentina. Le due trame del racconto s’intrecceranno soltanto all’ultimo, per combinarsi in un sorprendente finale.



Il segreto delle gemelle

Titolo: Il segreto delle gemelle

Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Pagine: 228
Prezzo: 14,90 euro
Disponibile dal 27 ottobre

Sinossi: Fairy Oak è un villaggio magico e antico nascosto fra le pieghe di un tempo immortale. A volerlo cercare, bisognerebbe viaggiare fra gli altopiani scozzesi e le brughiere normanne, nelle valli fiorite della Bretagna, tra i verdi prati irlandesi e le baie dell’oceano. Il villaggio è abitato da creature magiche e uomini senza poteri, ma è difficile distinguere gli uni dagli altri, poiché maghi, streghe e cittadini comuni abitano le case di pietra da tanto di quel tempo che ormai nessuno fa più caso alle reciproche stranezze e tutti si somigliano un po’. A parte le fate, che sono molto piccole, luminose e... volano. Questa storia è raccontata da una di loro e narra l’avventura straordinaria di due sorelle gemelle, Vaniglia e Pervinca...








venerdì 21 ottobre 2016

Classici da (ri) scoprire - "Un profumo da annusare o I Saltimbanchi di Gustave Flaubert tradotto da Ramona Loperfido

Buon pomeriggio cari lettori,

per chi come me ama i classici non può non leggere questo post! Tante novità bollono in pentola alla riscoperta di opere che hanno lo scopo di arricchire il nostro bagaglio culturale, tornare indietro di secoli ci permette, almeno per me, di immergerci in una scrittura lontana dai canoni attuali ma non per questa antica o prolissa, anzi tante chicche aspettano solo di essere lette!
Detto questo ho l' onore di presentarvi La bottega dei traduttori che ha lo scopo di promuovere nella collana "Classici da (ri) scoprire" i classici della letteratura straniera mai tradotti in lingua italiana di autori noti o meno noti del panorama letterario mondiale. Il progetto mira, col tempo, a creare una solida community di traduttori, animati dalla passione per la letteratura, il desiderio di sfruttare le proprie competenze per condividere con i lettori piccole grandi gemme dimenticate e maturare esperienza attraverso il confronto e lo scambio reciproco con i membri del gruppo e i revisori più esperti.



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Titolo: Un profumo da annusare o I Saltimbanchi
Autore: Gustave Flaubert
Traduttore: Ramona Loperfido
Editore: "La bottega dei traduttori" (Youconprint)
Pagine: 47
Formato: e-book e presto anche in versione cartacea
Prezzo e-book: 1,99 euro
Disponibile su Amazon e in tutti gli store digitali

Sinossi


“Un profumo da annusare o I Saltimbanchi” fa parte degli scritti giovanili di Gustave Flaubert. Si tratta di un racconto che l'autore stesso definisce “filosofico, morale, immorale, ad libitum” e che contiene un messaggio “triste, amaro, oscuro e scettico”: sarà compito del lettore ricercarlo nel testo e identificarlo. Composta nel 1836, quando Flaubert non aveva ancora compiuto quindici anni, l'opera narra la storia di una famiglia di saltimbanchi sventurati che si ritrova a dover fare i conti con la fame e la povertà. Marguerite, la protagonista, è una donna brutta, invecchiata precocemente a causa delle pene che la vita le ha inflitto. Derisa e disprezzata da una società che non si cura di chi è meno fortunato, la "Rossa Laida" sarà costretta a subire il tradimento del marito Pedrillo con la saltimbanca Isabellada, una ventenne “bella, incoronata di fiori, di profumi e d'amore”. La gelosia e la rabbia prenderanno così il sopravvento e Marguerite, tanto risoluta quanto disperata, compirà un gesto estremo che sancirà il punto di non ritorno della storia, l'epilogo "bizzarro e amaro" già preannunciato dall'autore stesso nella sua introduzione al racconto. La scelta di inserire“Un profumo da annusare o I Saltimbanchi” all'interno della collana "Classici da (ri)scoprire" nasce dall'idea di rendere fruibile al lettore italiano un testo quasi del tutto sconosciuto nel nostro panorama letterario e che, al contrario, meriterebbe una grande attenzione. A differenza delle opere più note del nostro autore quali “Madame Bovary”, “L'educazione sentimentale” o “Salammbô”, infatti, gli scritti giovanili di Flaubert occupano ancora un ruolo marginale. Eppure le tematiche trattate e lo stile adottato lasciano già presagire la dimensione letteraria che assumerà poi il Flaubert della maturità. Il sogno, l'evasione mentale, le allucinazioni regalano attimi di speranza fugace a personaggi ben tipizzati che, annientati da una natura "che si è fatta matrigna", lottano contro la sofferenza e le ingiustizie sociali. Alla fine chi vincerà?



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Ramona Loperfido:Pugliese, classe ’84, inguaribile francofila. Nata e cresciuta con una passione smisurata per le lingue straniere, i libri e le parole. Ha studiato traduzione economico-giuridica all’Université Jean Moulin di Lione e si è specializzata in Traduzione Editoriale presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori di Forlì. Attualmente lavora come traduttrice e consulente linguistica freelance specializzata in francese europeo e canadese e in inglese, soprattutto nell’ambito dell’amministrazione e del marketing aziendale, anche se la letteratura rimane comunque il suo interesse più grande. Adora la lettura in lingua originale, la scrittura creativa e i viaggi culturali. Scrive di lingue e traduzione sul suo blog (RL Traduzioni) e ha un romanzo in cantiere.
anili di Flaubert occupano ancora un ruolo marginale. Eppure le tematiche trattate e lo stile adottato lasciano già presagire la dimensione letteraria che assumerà poi il Flaubert della maturità. Il sogno, l'evasione mentale, le allucinazioni regalano attimi di speranza fugace a personaggi ben tipizzati che, annientati da una natura "che si è fatta matrigna", lottano contro la sofferenza e le ingiustizie sociali. Alla fine chi vincerà?



Gustave Flaubert è famoso per la sua criticata e amata opera "Madame Bovary", appunto in questi giorni leggendo Amiche di penna ho "rincontrato" Emma Bovary e le sue confessioni all' amica Anna Karenina sono qualcosa di unico. Personalmente non conoscevo l' opera sopra citata ma sono fiera del lavoro svolto da "La Bottega dei traduttori" che ci permettono di leggere e riscoprire tante opere poco conosciute ma non per questo poco meritevoli. Buona lettura!!!!

domenica 16 ottobre 2016

Recensione - "Il tempo dell' attesa" di Elizabeth Jane Howard

Buon inizio settimana cari readers!

Oggi vi parlo di un romanzo, anzi di una saga familiare che mi sta appassionando molto, i personaggi fanno ormai parte dei miei pensieri e a lettura finita mi pervade un senso di nostalgia. Se questi sono i sintomi a fine lettura ciò significa che il libro ha fatto centro, e così è stato con i Cazalet!
Ringrazio la Fazi Editore per avermi omaggiata di una copia digitale del romanzo in cambio di una sincera opinione.


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Titolo: Il tempo dell' attesa

Autore: Elizabeth J. Howards

Editore: Fazi Editore

Pag: 638











Letta l' ultima pagina del secondo volume della saga dei Cazalet, mi sento orfana. Si, è appunto questa la sensazione che provo in questo momento, nostalgia per dei personaggi che difficilmente dimenticherò e prigioniera di una prosa che non lascia via di fuga, ti rapisce, ti ammalia, ti fa sentire parte integrante della storia. Ma andiamo per ordine...


1937. In "Gli anni della leggerezza" ho lasciato la famiglia Cazalet a Home Place, nel Sussex, nella loro tenuta di campagna circondata da un' atmosfera spassosa, dove il passare del tempo è scandito dai consueti rituali quotidiani e da un conflitto mondiale alle porte. In "Il tempo dell' attesa", invece, i bambini sono cresciuti, li ritroviamo adolescenti, ci sono state nuove nascite e la guerra fa da sfondo alle varie vicende. Il clima che si respira è di grande tensione e paura ma anche di incredulità davanti a un grande evento storico di cui i protagonisti non si rendono conto della portata e della grande sofferenza che volente o nolente porterà.


1939/40. In questo secondo capitolo, i riflettori si accendono  sulle ragazze della famiglia Cazalet, in particolare su Luise, Polly e Clary. La sedicenne Luise ha le idee molto chiare, vuole diventare un' attrice e le insidie della guerra non le fanno sfumare il sogno, anzi, la sua caparbietà la spinge ad allontanarsi dalla famiglia e trasferirsi in città. A Londra farà la conoscenza di Stella, una ragazza dalle ampie vedute, intelligente e schietta nell' esporre il suo punto di vista e dispensatrice di consigli senza peli sulla lingua, caratteristica ben apprezzata dalla mia cara Luise. Luise, coccolata e protetta a Home Place, inizia a compiere i primi ingenui passi nel mondo degli adulti e fare i conti con la parolina "amore", emozioni che non pensava di poter provare e che nonostante le difficoltà del periodo sembrano aprirgli uno spiraglio di serenità.

A Home Place, invece, le due cugine quattordicenni Polly e Clary, continuano a prendere lezioni dalla stimata istitutrice Miss Milliment e tra un discorso e l' altro, lamentandosi del perché i grandi le tengano sempre in disparte nei loro discorsi e annoiandosi con i più piccoli sentendosi fuori luogo per certi giochi, diventano inseparabili, compagne di mille confidenze. Clary aspira a diventare una brava scrittrice, si "allena" scrivendo racconti e successivamente tenendo un diario dove appunta il suo quotidiano e tutto ciò che accade intorno a lei. Le "lettere" di Clary mi hanno emozionato, la speranza che nutre è inimmaginabile...non posso svelarvi il perché ma credetemi ho amato le sue confessioni!!!

E poi la dolce e sensibile Polly, con la sua voglia di fare del bene, aiutando in casa, accudendo i bambini e cercando di venire incontro ai desideri altrui. Lei che la guerra la paralizza cerca di rendersi utile e di strappare qualche sorriso ai suoi familiari.

Ovviamente i molteplici componenti della famiglia non fanno da sfondo ma ad ognuno la Howard ritaglia la propria parte. Mi sono sentita vicino a Sybil, la mamma di Polly, per il suo immenso amore che nutre verso suo marito Hugh. Ho cercato di comprendere il comportamento di Villy, mamma di Luise, e non nascondo che talvolta facevo fatica ad accettare le sue decisioni, infine, ero curiosissima di come evolvesse il "rapporto" di Rachel. Gli uomini, invece, sono occupati con la guerra, Edward e Rupert impegnati in impieghi di guerra mentre Hugh sente tutta la responsabilità dell' azienda di famiglia sulle proprie spalle. 


La Howard in questo secondo volume è andata oltre ad ogni mia aspettativa, magistrale lo scenario che ha creato, un miscuglio di caratteri, di personalità e di ideali si intrecciano in una trama che spinge ad andare avanti. Una penna raffinata ci avvicina ad un contesto storico che ha fatto da spartiacque con i nostri tempi. E' interessante come l' elemento storico e la finzione si fondono diventando un tutt' uno. Le descrizioni dei luoghi ci permettono di immaginarci ogni cosa, dallo scorrere del tempo a Home Place al senso di abbandono che pervade la città. Lasciamo questo secondo volume con l' attacco di Pearl Harbor, dove i giapponesi entrano in guerra provocando l' ingresso nella seconda guerra mondiale degli Stati Uniti. In seguito a questa notizia gli animi della famiglia Cazalet si piegano alla rassegnazione che il peggio probabilmente dovrà ancora accadere...


Il mio personaggio preferito, ovviamente Luise, bella, determinata e un tantino egoista, ci tiene in ottima compagnia!

Chi ho disprezzato con tutto il cuore? Edward, una persona dall' animo sporco, egocentrica e a tratti fastidiosa!


E ora cosa accadrà? Corro a recuperare il terzo volume...ci rileggiamo al più presto!!!