mercoledì 29 marzo 2017

Recensione - "L'arminuta" di Donatella Di Pietrantonio

Buon pomeriggio lettori, oggi vi parlo di un libro delicato e crudo allo stesso tempo, L'arminuta di Donatella Di Pietrantonio pubblicato da Einaudi, pag. 163.


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Sinossi: Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo.



Una ragazzina di tredici anni viene restituita alla sua famiglia d'origine senza un apparente motivo. Lei è "l'arminuta", in dialetto abruzzese la ritornata. 
Ci troviamo in Abruzzo nella metà degli anni '70, Donatella Di Pietrantonio ci dipinge uno spaccato di vita talmente realistico che sembra viverlo. L'arminuta si ritrova a vivere in una casa diversa da quella nella quale è cresciuta. Affidata a sei mesi agli zii paterni e cresciuta tra gli agi nella città sul mare, tutta dedica allo studio e a frequentare corsi di danza e nuoto in compagnia delle amiche, quando, alla soglia dell'adolescenza si ritrova a bussare alla porta di una famiglia a lei fino a quel momento sconosciuta, giustificata è la sgradevole sensazione di sentirsi un'estranea nella propria famiglia. Sangue del proprio sangue eppure le persone con la quale dovrà imparare a convivere sono dei perfetti sconosciuti. Orfana di genitori viventi, si sente abbandonata e tradita dalle persone a lei care. In questa nuova avventura è la sorella di qualche anno più piccola, Adriana, a starle vicino, a insegnarle a crescere in fretta, e si, perché in quel contesto sociale bisogna darsi da fare, aiutare in casa, accudire il fratello più piccolo e nei ritagli di tempo magari studiare. 

"Nel tempo ho perso anche quell'idea confusa di normalità e oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza. E' un vuoto persistente, che conosco ma non supero. Gira la testa a guardarci dentro. Un paesaggio desolato che di notte toglie il sonno e fabbrica incubi nel poco che lascia. La sola madre che non ho mai perduto è quella delle mie paure."

Donatella Di Pietrantonio con la sua sapiente penna ha concentrato in centosessantatré pagine le contrapposizioni della sua terra natia,  l'Abruzzo. Il divario tra il paese rurale e la città sul mare è evidente, così come emerge chiaramente  il diverso insegnamento educativo inculcato da entrambe le famiglie alla ragazzina. Nella famiglia biologica dell'arminuta, nonostante le notevoli difficoltà nel tirare avanti, si evince un'economia domestica perfettamente ingranata in quel contesto sociale. Il padre che lavora alla fornace, la mamma casalinga, una casa affollata da figli dove il sonno viene condiviso nella stessa stanza e addirittura condiviso è anche il materasso occupato spesso da due persone una a piedi e l'altra a "coccia" , le mazzate usate per educare e il poco cibo da dividersi, dipingono un quadro di disperazione e miseria dove l'arminuta comunque riesce a distinguersi grazie alla sua istruzione. Per lei non è semplice adeguarsi alla sua nuova famiglia e fare i conti con quel senso di abbandono che non la lascia mai, non si capacita del perché della "scelta" e sarà, appunto, la sua sorellina ad aprirgli gli occhi e metterla di fronte alla realtà.
E' l'arminuta che in prima persona si racconta, il lettore è spettatore di una storia che tocca le corde più profonde del nostro cuore. Lo stile pulito, sopraffine, essenziale va quasi in contrasto con alcune parole in dialetto abruzzese creando una piacevole armonia. Palese è il sentimento di abbandono che trasuda dalle pagine spingendoci a comprendere i motivi che spingono i genitori adottivi a restituire la ragazzina, ponendoci dinnanzi a una cruda verità. Quante situazioni conosciamo dove adulti egocentrici e capricciosi, che per soddisfare un proprio desiderio non mettono in conto di avere davanti persone con un cuore che pulsa e batte ad ogni vibrazione? E nel caso dell'arminuta sono anche capaci di assorbire le conseguenze delle scelte imposte, costringendoli da soli a trovare un posto nel mondo? E l'arminuta troverà la sua dimensione?

L'arminuta è un romanzo delicato e ruvido allo stesso tempo, una storia priva di colpi di scena ma non per questo poco accattivante, anzi è appunto la semplicità nel raccontare il quotidiano di una ragazzina con le sue ansie e le sue paure a rendere questo breve racconto unico nel suo genere.

venerdì 24 marzo 2017

Oggi vi parlo di..."Fore Morra" di Diego Di Dio

Ritorna la mia rubrica "Oggi vi parlo di..." con il romanzo Fore morra di Diego Di Dio. Il mio consiglio libroso oggi è rivolto ai miei amici lettori amanti dei thriller. Una storia spietata ambientata tra i quartieri della mia città, Napoli e i suoi mille volti. 

Senza sosta e senza redenzione. Gente comune unita dal filo rosso del destino, un’umanità esasperata, giochi di ruolo tra vittime e carnefici. Diego Di Dio si diletta con la psicologia dei suoi personaggi costruendo una storia che sconvolge e al tempo stesso commuove.




“Diego Di Dio ha talento. Scrive frasi taglienti come proiettili sparati ad altezza uomo. Il ritmo è cinematografico. Narra storie di vendetta e di denuncia sociale.”
Barbara Baraldi


“Realistico e tormentato come Gomorra, esagerato e violento come Kill Bill.” (Cristiana Astori)

In tutte le libreria a partire dal 2 febbraio 2017


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Titolo: Fore morra


Autore: Diego Di Dio

Editore: Fanucci (Timecrime)
Pagine: 320
Prezzo: 4,99 euro e-book, 12,90 euro cartaceo
Link di acquisto: Amazon


Sinossi: Alisa e Buba sono due sicari. Entrambi sono professionali, spietati, ben noti nell’ambiente. Lavorano insieme, ma non potrebbero essere più diversi. Buba è un uomo possente, maniacale, una perfetta macchina di morte dal passato ambiguo e oscuro. Alisa è una sopravvissuta. Si porta dietro il fardello di un’infanzia trascorsa tra violenze e angherie, tra abusi e povertà: è cresciuta ai margini di una società feroce e impietosa. Quando viene commissionato loro l’omicidio di un piccolo camorrista, scoprono che si tratta di una trappola architettata da un uomo potente e determinato, chiamato “il boss”, e di cui si sa una cosa sola: il suo obiettivo è catturare Alisa, catturarla viva. Andando a ritroso nella memoria, esplorando i tormenti e le violenze subite nella sua vita, Alisa dovrà capire chi si nasconde dietro la grande macchinazione congegnata ai suoi danni. Lei e Buba dovranno addentrarsi tra i quartieri di Napoli e negli antri bui della mente umana, per scoprire quanto profondo e devastante possa essere l’odio di un uomo tradito. 
Fore morra: fuori dalla camorra. Come proiettili impazziti, con tutti e con nessuno.








Diego Di Dio è nato nel 1985. Si è laureato in giurisprudenza, con il massimo dei voti, con la tesi Il mercato dell’editoria: analisi del suo funzionamento e prospettive future. Ha seguito, a Roma, il corso Oblique per redattori editoriali. Come scrittore ha pubblicato per Mondadori, Delos Digital, Nero Press, Milano Nera. Nel tempo si è aggiudicato i seguenti premi: premio Mario Casacci (Orme Gialle) 2011 con il racconto La signora, premio Writers Magazine Italia 2013 con il racconto C’è ancora tempo, Nero Premio 2013 con il racconto Il Coltellaio, menzione d’onore al Gran Giallo di Cattolica 2014 con il racconto Il canto dei gabbiani e premio Writers Magazine Italia 2016 con il racconto Il trampolino. Ha ideato e curato, per la Homo Scrivens, l’antologiaMatrix Anthology e, per la Watson Edizioni, il volume I racconti di Hannibal Lecter. Dopo varie esperienze come scrittore, correttore di bozze, editor e redattore ha deciso di fondare un portale per offrire servizi editoriali a scrittori, case editrici e agenzie letterarie. A febbraio 2017 pubblica con la Fanucci, collana Timecrime, Fore morra, il suo primo romanzo.





giovedì 16 marzo 2017

Recensione - "La scelta decisiva" di Charlotte Link



La scelta decisiva

Titolo: La scelta decisiva

Autore: Charlotte Link
Editore: Corbaccio
Pagine: 432
Prezzo: 18,60 euro

Sinossi: Simon sognava di trascorrere le vacanze di Natale con i figlie e la sua compagna in un tranquillo paesino nel sud della Francia. Ma a quanto pare il sogno è destinato a non realizzarsi: i figli gli comunicano che hanno tutt’altri progetti, e la compagna lo abbandona all’ultimo momento. Ciononostante Simon decide di partire da solo, finché, lungo la strada, incontra una giovane donna, Nathalie: disperata, senza soldi, senza documenti non sa dove andare e Simon le dà un passaggio e d’impulso le offre di ospitarla nella casa che ha affittato. Non sa che questa sua decisione lo farà precipitare in un incubo e in un mondo le cui tracce, macchiate di sangue, conducono fino in Bulgaria e a una ragazza di nome Selina che cercava una vita migliore ma che ha trovato l’inferno. Selina riesce a sfuggire ai suoi aguzzini ma la sua vicenda si intreccerà in modo drammatico e inaspettato ai destini di Simon e Nathalie a mille chilometri di distanza...


Charlotte Link è una delle mie autrici preferite, con lei non si rimane mai delusi, anzi è una garanzia!  La sua bravura sta nell'elaborare storie intrigate e coinvolgenti con personaggi ben delineati e la giusta suspance che non manca mai... insomma un mix di ingredienti ben dosati per passare qualche oretta in ottima compagnia!
"La scelta decisiva" è un thriller psicologico ricco di personaggi che animano una trama all'apparenza ingarbugliata, tanto che all'inizio ho avuto un po' di difficoltà ad orientarmi, ma fortunatamente difficoltà superata man mano che procedevo nella lettura e le varie situazioni prendevano forma. 

Selina è la prima persona che conosciamo, si trova a Goussainville (Francia) ed è in fuga da una casa dove la maltrattano e la tengono prigioniera. Con l'aiuto di un amico riesce a liberarsi dai suoi protettori per raggiungere la sua famiglia in Bulgaria. Questo breve e conciso episodio ci introduce inconsapevolmente nel fulcro della storia, anche se per un po' l'autrice fa perdere le tracce di Selina tanto che procedendo nella lettura mi domandavo che fine avesse fatto o meglio quale poteva mai essere il filo conduttore che la vedeva coinvolta. Da Goussainville la narrazione si sposta in un altro luogo, precisamente a Parigi, poi successivamente nel sud della Francia per saltare infine in Bulgaria, possiamo solo immaginare i tanti personaggi e l'intreccio di storie. 
Uno dei personaggi che invece ritroviamo spesso è Simon, un traduttore free-lance tedesco che si rifugia nella casa di vacanza del padre a La Cadière lungo la costa francese per trascorrere un periodo di ferie. Reduce da una relazione sentimentale non delle migliori e caratterialmente incapace di gestire molti aspetti della sua vita per  uno strano scherzo del destino mentre passeggia sulla spiaggia si imbatte in una ragazza che litiga con due uomini. La ragazza in questione si chiama Nathalie e cambierà per sempre il destino del malcapitato Simon. 
Ed ecco che entra in scena Nathalie, una ragazza dall'infanzia tormentata e con una situazione familiare alle spalle disastrosa.  Il padre abbandona lei e la mamma per rifarsi una nuova vita con la compagna, e la madre invece, sfoga la sua delusione attaccata a una bottiglia. L'alcolismo è la causa principale che costringe Nathalie a farsi affidare alle cure amorevoli di Eliane. Ma l'amore e le attenzioni di Eliane non bastano ad allontanare Nathalie dalle grinfie di un ragazzo all'apparenza innamorato ma in realtà egocentrico e attratto dalla bella vita intesa come status sociale. Il bello e affascinante Gerome Deville con il suo egocentrismo si trascinerà sull'orlo di un precipizio buio, profondo e oscuro. Per tutta la lettura mi sono chiesta ma chi è veramente Gerome Deville? Qual'è il suo ruolo all'interno di questa storia e in che modo coinvolge Nathalie implorandola di fuggire, di non rivolgersi alla polizia e nascondersi da "loro"? Il povero Simon si troverà invischiato in una situazione paradossale e tante saranno le vittime innocenti che hanno la sola colpa di avere incrociato le vite dei protagonisti. 

Interessante anche la vicenda che si snoda sul versante bulgaro, nei quartieri fatiscenti della capitale, dove la povertà è tanta da far perdere il lume della ragione offuscando la mente di genitori che farebbero di tutto per migliorare il futuro dei propri figli. Ed è proprio in questa rete che cade Naika giovane ragazza venduta involontariamente dai suoi come schiava del sesso. 
Le diverse situazioni sono descritte dall'autrice con particolare accuratezza, le informazioni ci vengono fornite col contagocce, appena il necessario per andare avanti, mai una notizia di troppo. Uno stile linguistico perfetto, scorrevole, incalzante e senza sbavature. Geniale l'idea di alternare capitoli narrati in terza persona ad altri dove a raccontare è Nathalie. Quest'ultima si confida al lettore in prima persona, offrendo un punto di vista davvero singolare!
Un fine e intricato intreccio narrativo sposta di continuo il focus di attenzione del lettore stimolando la sua curiosità sia nella vicenda francese quanto in quella bulgara. Entrambe le storie si dipanano parallelamente, sembrano che corrano su due binari destinati a non incrociarsi mai, invece la mente astuta della Link ci sorprenderà. 
Un avvincente, inquietante e sorprendente thriller psicologico dove si respira tensione e si vivono situazioni tragiche, dove la morte è presente ma non da fastidio, dove ci troviamo a scommettere prima su l'uno poi sull'altro personaggio ma nessuna delle nostre congetture sarà quella giusta. Solo nelle ultime pagine l'intera matassa verrà sbrogliata lasciando al lettore la sensazione di essere arrivato finalmente alla fine di un lungo e misterioso viaggio nella psiche umana. Assolutamente da leggere!!!

lunedì 13 marzo 2017

Una serata in libreria #6

Buon pomeriggio lettori, 

un altro mese è passato e il mio consueto incontro con il gruppo di lettura Cuore di Libro si rinnova! 
Marzo è il mese del mio compleanno quindi le nostre chiacchiere librose sono state condite da ottimi biscottini per festeggiare, non vi nascondo l'entusiasmo e la gioia di condividere questi momenti. Stiamo diventando un gruppo davvero affiatato complici i nostri amati libri e le meravigliose storie che ci regalano emozioni uniche e argomenti per chiacchierare, chiacchierare e chiacchierare...
Curiosi di conoscere il libro fortunato? Questa volta l'ho consigliato io, dopo aver letto nella blogsfera tante belle recensioni che mi hanno incuriosito molto!



«Ero l'Arminuta, la ritornata. Parlavo un'altra lingua e non sapevo piú a chi appartenere. La parola mamma si era annidata nella mia gola come un rospo. Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza».
– Ma la tua mamma qual è? – mi ha domandato scoraggiata. – Ne ho due. Una è tua madre.



Risultati immagini per l'arminuta libro immagineTitolo: L'arminuta
Autore: Donatella Di Pietrantonio
Autore: Einaudi
Pagine: 162
Prezzo: 17,50 euro

Sinossi: Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.



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Donatella Di Pietrantonio è nata e ha trascorso l’infanzia ad Arsita, un paesino della provincia di Teramo, e vive a Penne. Scrive dall’età di nove anni racconti, fiabe, poesie e un romanzo, questo. Nella vita fa la dentista per bambini.
Il suo primo romanzo è Mia madre è un fiume (Elliot, 2011). Con Bella mia (Elliot, 2014) ha partecipato al Premio Strega. Nel 2017 pubblica con Einaudi L'Arminuta.



Avete mai letto qualcosa di quest'autrice? 
Se avete letto le sue opere precedenti scrivetemi nei commenti il vostro pensiero, magari le inserisco nella mia infinita lista librosa!!! Un bacio a tutti voi e buona lettura sempre!

sabato 4 marzo 2017

Novità in libreria - Marzo 2017

Buon sabato lettori incantati,
quale libro vi fa compagnia nel primo weekend di marzo? Io ho quasi finito "La scelta decisiva" un thriller con i fiocchi, ma di questo ve ne parlerò con calma nei prossimi giorni...stay tuned!!!
Il post di oggi è invece dedicato alle novità che ci aspettano in libreria, ho selezionato per voi i titoli più interessanti (almeno per me) e spero possano incuriosirvi! Buona lettura!



Libro Vita di Nullo Diego Marani

Titolo: Vita da Nullo

Autore: Diego Marani
Editore: La nave di Teseo
Collana: Oceani
Pagine: 128
Prezzo: 15,00 euro

Sinossi:  Il palcoscenico è un bar che ha la sacralità di una chiesa e un sacerdote indiscusso, Nullo, che regna su un popolo di rivoluzionari, come Belaghega l’inventore di parole, Patecia il collezionista di tristezze e Scandul, barrelliere per mestiere e pescatore per vocazione. Da quando Nullo è sparito nessuno più sorride al bar, perché lui era l’anima dell’intero paese. Sovrappeso e sognatore fin da bambino, vittima sacrificale dei coetanei eppure insostituibile animatore di ogni serata, Nullo è uno di quei lucidi folli che fioriscono nella provincia italiana. Ha idee strampalate, geniali, è lo zimbello del gruppo ma riempie la vita di tutti. È vittima e carnefice dei larghi vuoti della pianura padana. Ora Nullo ha finalmente l’occasione della vita per uscire dalla provincia e conquistare la platea del mondo. Lascerà la sua opera incompiuta?



Libro L' ottico di Lampedusa Kirby Emma-JaneTitolo: L'ottico di Lampedusa
Autore: Emm-Jane Kirby
Editore: Salani
Pagine: 208
Prezzo: 14,90 euro

Sinossi: Carmine di mestiere fa l’ottico, ha cinquant’anni e vive sull’isola di Lampedusa. Ha scelto di vivere nella meravigliosa isola incastonata nel Mediterraneo per la sua pace, per il mare bellissimo, blu cobalto, in cui nuotano i delfini. Carmine potrebbe essere ognuno di noi: ha la sua vita, si preoccupa del futuro dei figli ormai grandi, si tiene in forma facendo jogging, ha un’attività ormai avviata, degli amici, insomma una vita tranquilla e solida nella calma di questa terra tra la Sicilia e l’Africa. Sì, certo, anche qui qualcosa è cambiato, i turisti, i resti dei barconi abbandonati, i sacchetti di plastica che svolazzano, quei gruppetti di africani che vede camminare stancamente sulle strade dell’isola, autobus che ormai quasi ogni giorno escono dal porto stipati di migranti appena sbarcati, e poi tv e giornali traboccano di notizie di annegamenti e naufragi. Meglio non pensarci. Ma quel 3 ottobre del 2013 Carmine esce in barca con i suoi amici, a pescare e godersi il mare d’autunno, e all’improvviso si ritrova calato in quella realtà sino ad allora così lontana. In otto, con un solo salvagente recuperano quarantasette naufraghi, e la loro vita e quella dei salvati non sarà mai più la stessa. Tutti gli altri sono morti. Questo romanzo non è solo il racconto intenso e indimenticabile del risveglio di una coscienza, ma anche una testimonianza toccante che riesce a evitare la retorica e l’invettiva riportando il problema dei migranti, senza banalizzarlo, alle sue dimensioni umanitarie, e che chiarisce la situazione di una crisi tuttora in corso, culminata in una del­le più imponenti migrazioni di massa della storia dell’umanità.


Libro La promessa dell'oceano Françoise BourdinTitolo: La promessa dell'oceano
Autore: Francoise Bourdin
Editore: Baldini & Castoldi
Collana: Romanzi e racconti
Pagine: 277
Prezzo: 16,00 euro

Sinossi: Erwan Landrieux, imprenditore ittico con una flottiglia di pescherecci a Erquy, nella baia di Saint-Brieuc, viene colpito da un ictus che lo costringe a lasciare la gestione dell’attività in mano a Mahé, la bella figlia trentenne, accolta con rispetto dai pescatori perché ha il mare nel sangue. Fin da bambina vi ha trascorso stagioni intere, imparando a riparare le reti e a condurre le barche con sicurezza. Ma l’oceano da lei tanto amato l’ha privata del suo amore, Yvon, caduto da un peschereccio del padre, e sparito nelle acque insieme a un segreto che le aveva tenuto nascosto. Ora Mahé trova conforto solo nel lavoro, i pescherecci e l’affetto dei marinai. Le sono accanto l’amica Armelle e l’amore non ricambiato di Jean-Marie. È inutile, certe ferite sono difficili a guarire.


Libro Slumberland Paul BeattyTitolo: Slumberland
Autore. Paul Beatty
Editore: Fazi
Collana: La Strade
pagine: 320
Prezzo: 18,50 euro

Sinossi:Dal vincitore del Man Booker Prize 2016, torna in una nuova edizione Slumberland. Ambientato a Berlino nel 1989, è la storia Dj Darky, un nero di Los Angeles che sogna di ritrovare Charles Stone, mitico musicista dell’avanguardia jazz, e fargli suonare il suo perfetto pezzo beat.

Un romanzo osannato dalla critica in cui Paul Beatty, con tono provocatorio e humour raffinato, riflette sulla questione razziale, sulle relazioni uomo-donna e su tanta musica, costruendo un graffiante ritratto delle contraddizioni di quegli anni.


Ebook amore addosso Rattaro, SaraTitolo: L'amore addosso
Autore. Sara Rattaro
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 252

Sinossi:Una giovane donna attende con ansia fuori da una stanza d'ospedale. È stata lei ad accompagnare lì d'urgenza l'uomo che ora è ricoverato in gravi condizioni. È stata lei a soccorrerlo in spiaggia, mentre passava per caso, dice. Non dice - non può farlo - che invece erano insieme, che sono amanti. Lo stesso giorno, in un'altra ala dell'ospedale, una donna è in attesa di notizie sul marito, vittima di un incidente d'auto. Non era con lui al momento dell'impatto; non era rintracciabile mentre la famiglia, da ore, cercava di mettersi in contatto con lei. E adesso, quando la informano che in macchina con il marito c'era una sconosciuta, non sembra affatto stupita. La prima donna è Giulia. La seconda è ancora Giulia. E il destino, con la sua ironia, ha scelto proprio quel giorno per fare entrare in collisione le due metà della sua vita: da una parte, quella in cui è, o sembra, una moglie fortunata e una figlia devota; dall'altra, quella in cui vive di nascosto una passione assoluta e sfugge al perbenismo di sua madre - alle ipocrisie, ai non detti, a una verità inconfessabile. Una verità che perseguita Giulia come una spina sotto pelle; un segreto che fa di lei quell'essere così tormentato e unico, luminoso e buio; un vuoto d'amore che si porta addosso come una presenza ingombrante, un caos che può soltanto esplodere. Perché l'amore è una voce che non puoi zittire e una forza che non puoi arrestare. L'unica spinta che può riportarti a ciò che sei veramente.


Libro L' evidenza delle cose non viste Antonio MondaTitolo: L'evidenzia delle cose non viste
Autore: Antonio Monda
Editore: Mondadori
Pagine. 156
Prezzo: 18,00 euro

Sinossi: Un romanzo sorprendente che, muovendo dalla complessità dello sguardo della protagonista, indaga i sentimenti e racconta in modo intimo e profondo una meravigliosa e struggente storia d'amore.

È il 1986. A New York il benessere non è più un sogno ma una realtà alla portata di tutti, e Audrey è appena arrivata in città dall'Olanda, dopo un breve periodo passato a Chicago. È giovane, affascinante, e ha la distinta sensazione di trovarsi nel cuore del mondo. L'eccitazione dell'arrivo a Manhattan diventa incontenibile quando Audrey trova lavoro presso lo studio legale Barron: Warren, il titolare, è il più importante avvocato di New York, e tra i suoi clienti ci sono i finanzieri, i politici e le star più in vista d'America e di ogni parte del mondo. È un uomo di grande successo, rispettato, invidiato, per la vita professionale e per la solidità del rapporto con la moglie Beth, elegante e bellissima: un matrimonio talmente saldo da essere definito, da tutti, "la casa sulla roccia". Eppure tra Audrey e Warren qualcosa succede. Finché un giorno Warren invita Audrey a seguirlo a Las Vegas, per chiudere un affare e assistere al match di pugilato tra il campione in carica e Mike Tyson, un giovane pugile tanto brutale da sembrare imbattibile. Dopo l'incontro, passano la loro prima notte insieme. Una notte che segna l'inizio di una relazione clandestina, tanto impossibile quanto irrinunciabile. Con L'evidenza delle cose non viste Antonio Monda aggiunge un tassello al suo grande progetto di raccontare New York in dieci romanzi, assumendo l'inattesa prospettiva di una donna innamorata, costretta a vivere, nell'invisibilità e in solitudine, una passione più forte della vita. Il risultato è un romanzo sorprendente che, muovendo dalla complessità dello sguardo della protagonista, indaga i sentimenti e racconta in modo intimo e profondo una meravigliosa e struggente storia d'amore.


Risultati immagini per Se mi tornassi questa sera accanto libro immagineTitolo: Se mi tornassi questa sera accanto
Autore: Carmen Pellegrino
Editore: Giunti Editore
Pagine: 240
Prezzo: 16,00 euro

Sinossi: ''Se mi tornassi questa sera accanto'', memorabile incipit della poesia ''A mio padre'' di Alfonso Gatto, è il romanzo di Carmen Pellegrino sulla distanza, a volte abissale, che può esserci tra gli essere umani, specie se si sono amati.

Giosuè Pindari è un uomo antico, legato alla terra, alla famiglia e a un ideale politico, ma la moglie, dopo anni in cui il male di vivere non le ha concesso che brevi tregue, è ormai preda di un irreversibile declino; il socialismo, in cui ha creduto con una tenacia e una dedizione tipicamente "appenniniche", è stato trascinato nel fango dalla corruzione; l'amatissima figlia Lulù se ne è andata e non dà più notizie di sé. Contro la degenerazione di corpo e mente si può fare poco, contro la fine di un'utopia si può fare ancor meno, mentre a una figlia che è viva e lontana - provata dalle inevitabili incomprensioni generazionali ma legata da una sensibilità ancestrale e profonda, una vera e propria educazione dell'anima - si può comunque scrivere. Si può tentare di compiere un passo lungo la via di una riconciliazione, che è prima di tutto una riconciliazione con se stessi. Così Giosuè Pindari scrive a Lulù, le scrive lettere che infila in bottiglie e poi le affida alla corrente del fiume. Il fiume è acqua che appartiene alla terra, il fiumeterra contiene entrambi gli elementi; è acqua che tutto conserva: passato, presente e quindi futuro. Arriveranno mai? Non è importante saperlo. In fondo, il fiumeterra con le sue piene improvvise sa come arrivare a destinazione... Sulle sponde di un altro fiume c'è Lulù, che ha conosciuto Andreone, l'uomo 'leggero' che aspetta, anche lui esattamente come Giosuè, insieme alla piena il ritorno di una donna che è andata via. È proprio l'incontro con quest'uomo bislacco - l'altro, così necessario al riconoscimento di sé - a rivelarsi benefico. Da quelle sponde del fiume lontano è come se Lulù rispondesse alle lettere paterne seguendo la corrente, e su un registro magico, dentro un'aura d'incantamento.