lunedì 2 luglio 2018

Recensione - "Salvare le ossa" di Jesmyn Ward

Felice lunedì amici lettori,

il caldo inizia a farsi sentire e prima di portare i bimbi al mare vi lascio in compagnia di una nuova recensione. "Salvare le ossa" di Jesmyn Ward di cui sicuramente ne avrete sentito parlare e questo è stato il principale motivo che mi ha spinto a chiederlo alla C.E. che ringrazio per la copia digitale. Mi sarà piaciuto? Ni!!! E qui di seguito vi spiego il mio perché!


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SALVARE LE OSSA


di JESMYN WARD


Editore: NN Editore

Serie: Trilogia di Bois Sauvage #1
Traduttore: Monica Pareschi
In libreria dal 16 aprile 2018
Pagine: 313
Prezzo: 19,00 euro
Sinossi: qui

"Salvare le ossa" è il primo capitolo della trilogia di Bois Sauvage. Un romanzo tanto discusso e tanto recensito da stuzzicare la mia curiosità a tal punto da chiederlo alla C.E.. Io che di solito scelgo i libri ad istinto (lo stesso che inizialmente mi ha tenuta lontana da questa storia), mi sono ritrovata ad affrontare le sue trecento e passa pagine con l'intento di trovare un perché e cercando di giustificare il tanto entusiasmo che ha suscitato in chi lo ha letto prima di me!

Ci troviamo in America, precisamente tra le baracche del Bayou del Mississipi, in una comunità di afroamericani. La povertà è palese ai nostri occhi, provate solo ad immaginare un sole rovente che brucia ogni cosa, gli oggetti così come la pelle umana coperti da un perenne strato di polvere rossa argillosa, una palude fangosa stracolma di rottami e detriti e baracche destinate ad essere spazzate via al primo colpo di vento più forte, uno scenario al quanto surreale...
Insomma in questa disperazione vive la famiglia Batiste composta da un papà assente, una madre morta prematuramente per parto e quattro figli ; Skeetah, Junior, Randall, Esch (ops...dimenticavo! Con loro vive alche il cane China).
L'io narrante è la giovane Esch che in prima persona ci rende partecipe della quotidinarietà "disperata" che si svolge all'interno della Fossa. Esch e il suo segreto, Esch e la sua responsabilità verso i fratelli come una madre ha nei confronti dei propri figli, Esch e la sua continua corsa verso l'essere accettata e rispettata come piccola donna. Attraverso i suoi occhi viviamo a conoscenza di una realtà disarmante e difficile da accettare, attendiamo impotenti insieme ai fratelli Batiste i dodici giorni che precedono l'arrivo dell'uragano Katryna e poi la devastazione come segno del suo passaggio.

Ciò che mi ha infastidita durante tutta la lettura (è brutto a dirsi ma è così purtroppo) è la figura di Skeetah con il suo pitbull China. Skeetah vive per il cane, traendo dalla sua presenza forse uno spiraglio di speranza per guadagnare qualche soldino attraverso i combattimenti e contribuire ad aiutare la famiglia e indirettamente anche sé stesso. Ma quando è troppo è troppo e le quasi trecento pagine focalizzate per la maggiore su China e il suo padrone a me sono apparse tante! Ecco, a mio avviso l'autrice ha concesso troppo spazio a queste due figure che secondo me potevano benissimo avere un ruolo marginale e concentrare l'attenzione su altri aspetti, ad esempio su Esch!
Come ovviamente avete intuito dalle mie parole, la storia è proceduta lenta per poi concedersi una leggere ripresa verso il finale regalandomi quel pizzico di coinvolgimento ed emozione tanto agognate. L'arrivo dell'uragano Katryna inevitabilmente ha fatto volare il mio pensiero al quel fatidico giorno del lontano agosto del 2005 e alle immagini viste alla tv e poi alla disperazione dei sopravvissuti che non ha parole per essere descritta. La giovane voce narrante ci apre il suo cuore in questa ultima parte che ho apprezzato e letto con maggiore trasporto rispetto alla prima. 

"Salvare le ossa" è un romanzo che tocca in maniera tangibile molti temi, in primis il degrado della Fossa, la solidarietà di una comunità che vive di stenti e poi la non colpa di nascere in un luogo privo di tutto, dove rimanere uniti, nonostante tutto può salvare.

8 commenti:

  1. Ciao Rosa, non conoscevo il romanzo, forse perchè non è il mio genere: se per certi versi mi sembra interessante, per altri non mi convince...

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    1. Ciao Ariel conoscendoti un po'attraverso le tue letture penso che puoi tranquillamente passare oltre. Mi aspettavo maggiore trasporto da questa lettura che invece non c'è stato purtroppo.

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  2. Devo dire che la tua diffidenza iniziale è la stessa che accompagna me quando vedo questo libro. Mi sa che lo eviterò, perché temo di essere in sintonia con il tuo pensiero
    Bacioni,
    Stefi

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    1. Cara Stefy non so se consigliartelo o no! Devo essere sincera mi aspettavo una lettura diversa, invece per tre quarti di libro è proceduto lento per poi riprendersi nell'ultima parte che ha salvato un po'la cosa. Diciamo che sono curiosa di un tuo giudizio potresti pensarla come me o addirittura potrebbe piacerti e non averci capito niente io.
      Un forte abbraccio,
      Rosa

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  3. Non credo di aver voglia di leggerlo, ma è sempre un piacere leggere te. Buona vacanza con i bimbi (sono nella tua stessa situazione ;-)
    e finalmente i pargoli dormono il sonno dei giusti)
    Lea

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    1. Ciao Lea goditi la vacanza e la lettura in relax! Questo romanzo mi ha in parte deluso... passa oltre se ad istinto non ti entusiasma c'è di meglio in giro.
      Un forte abbraccio e grazie per la fiducia!
      Rosa

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  4. È un libro molto particolare, lento e a tratti esageratamente crudo, ma a me ha colpito forse proprio per queste sue caratteristiche, che mi hanno saputo rendere la storia estremamente tangibile nella sua drammaticità! Di certo non un libro da leggere per svago visto che tratta argomenti forti e difficili. Il tuo voto non è comunque un votaccio... ;)

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    1. No infatti non è un votaccio solo perché nell'ultima parte mi ha coinvolto. Io discuto solo il troppo parlare di China e il suo padrone, questo aspetto mi ha annoiato invece nulla da dire su l'uragano e la sua devastazione. Concordo con te non è una lettura per tutti... un romanzo particolare.

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