martedì 29 ottobre 2019

Recensione - "Per chi è la notte" di Aldo Simeone

Ben ritrovati carissimi lettori! Che bello ritornare da voi! 

Oggi vi parlo di una storia delicata e malinconica tratta dalla penna esordiente di Aldo Simeone. Due bambini, un'amicizia dai tratti ingenui e lo sfondo inquietante della guerra. 
Buona lettura!


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PER CHI E' LA NOTTE


di ALDO SIMEONE

Editore: Fazi

Collana: Le Strade
Pagine:280
Prezzo: 16,00 euro
In libreria dal 5 settembre 2019
Sinossi: qui


"Tu mi dici un segreto e io ti dico un segreto a te, e così siamo amici, perché siamo legati allo stesso obbligo di silenzio"

Due amici, un paesino tra le montagne, storie legate al passato pregne di superstizione e un'amicizia che va oltre il buio del bosco..."Per chi è la notte"... gridato forte tra gli alberi lacera il silenzio assordante della notte spazzando via le immagini delle storie raccontate dalla nonna.
Francesco, per gli amici Pacifico è un ragazzino di undici anni. Vive con la madre e la nonna, il papà è un disertore e di lui non si sa nulla, un mistero che incuriosisce sempre più il giovane ragazzo che affronta i giorni con la speranza di rivederlo. Siamo nel 1943 sui monti della Carfagnara, l'arrivo dei nazisti segna anche Bosconero e i suoi abitanti.
Francesco è un bimbo curioso attratto dal buio dei boschi ma sa che una volta calata la luce del sole è vietato varcare quel confine. Antiche leggende sussurrate tra gli abitanti ipotizzano la presenza di creature inquietanti che si aggirano tra i boschi con dei ceri in mano: sono gli Streghi, così chiamati in paese.  

"Per questo Tommaso aveva capito che in ogni paura c'è sempre un po' di speranza e che per vincere l'una devi per forza sacrificare l'altra"

Sarà l'incontro con un ragazzino della sua stessa età, dagli occhi verdi e i capelli rossi arrivato da poco in paese a convincerlo ad affrontare le paure più recondite. Un'amicizia sincera lega i due e le paure sfumano in speranza perché in due è tutto più bello, tutto è più semplice, tutto è più magico.
Per chi è la notte è un romanzo d'esordio tenero, coraggioso e di forte impatto. L'occupazione nazista imperversa ma non frena i due ragazzi che a vicenda si sostengono e vanno oltre. Una storia nella Storia ma soprattutto di coraggio e il lettore lo percepisce attraverso gli occhi ingenui di due ragazzini spaventati dal futuro, titubanti del presente e terrorizzati dalle leggende. 
Mi è piaciuto! Ho apprezzato l'idea di far narrare il tutto ad un protagonista giovane, Francesco ci farà compagnia dalla prima all'ultima pagina relegando agli altri protagonisti un ruolo marginale ma ben delineato. Un romanzo di formazione e di crescita che potrebbe essere da stimolo alle nuove generazioni. 
Mi sono avvicinata a questa storia con un po' ti titubanza anche se la sinossi mi diceva che dovevo dargli una possibilità, e sono contenta di averci visto bene perché per me "Per chi è la notte" è stato un bel viaggio che mi ha portato a vedere le cose con la mente di un ragazzino... perché talvolta le paure dei piccoli sono anche le paure dei grandi.


"Amare non è trovare protezione negli affetti, ama accettare il rischio"

lunedì 7 ottobre 2019

Recensione - "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" di Stuart Turton

Buon lunedì amici lettori! Inauguro il mese di ottobre parlandovi di un romanzo letto quest'estate e che per un motivo o per un altro ne ho sempre rimandato la recensione. Una storia che si presenta come una vera e propria partita a scacchi dove la pedina va avanti e indietro intenta a districare una trama articolata e contorta. Mi sarà piaciuto? 

Buona lettura!


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LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE


di STUART TURTON

Editore: Neri Pozza

Pagine: 526
Prezzo: 18,00 euro
Trama: qui




Devo ammettere che l'autore ha avuto una fervida immaginazione nell'elaborare la trama di questo libro. "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" ha dell'incredibile, una trama che fin dalla sua uscita mi ha intricata e perseguitata, tanto che ogni volta che entravo in libreria lo sguardo veniva calamitato dalla sua copertina; bella, particolare e poi parliamo di un Neri Pozza per me sinonimo di garanzia e belle storie. Ma andiamo per ordine...

Immaginate una maestosa dimora d'altri tempi immersa in migliaia di acri di foresta dove un'atmosfera cupa e misteriosa donato alla tenuta un certo fascino. E poi immaginate tanti invitati pronti per un ballo in maschera, quindi saloni imponenti illuminati da candele che rischiarano una luce soffusa, le ampie gonne delle dame strascinate lunghi corridoi silenziosi le cui mura custodiscono segreti inconfessabili. Ecco "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" in un certo senso è tutto questo con l'aggiunta di elementi tipici di un giallo, perché in realtà il lettore è portato alla soluzione di un caso, di chi e di come un omicidio abbia macchiato per sempre la storia della famiglia Hardcastle.
Il primo aggettivo che mi viene in mente ricordando questo libro è "enigmatico", l'autore attira già dalle prime pagine il lettore con un inizio sorprendente ma allo stesso tempo confusionario. Il personaggio si risveglia nel cuore della foresta frastornato da alcuni spari ma la cosa più assurda è che si ritrova nel corpo di un'altra persona. Chi è lui e chi è la persona incarnata lo scopriremo solo andando avanti... ora il "personaggio" in questione corre spaventato verso la tenuta e da qui inizia la sua avventura. Un'avventura che durerà sette giorni e in ognuno dei quali incarnerà una persona diversa. L'obiettivo è scoprire chi ha ucciso Evelyn Hardcastle e il perché! Ogni giorno il nostro "protagonista" risvegliandosi nel corpo di un altro sarà in grado di analizzare l'intera vicenda da diverse prospettive e coglierne anche ogni sfaccettatura emotiva. Perdonatemi i giri di parole ma parlarvi de "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" non è affatto semplice se non si vuole spoilerare. 
Ora se vi ho incuriosito un pochino e avete voglia di buttarvi in una storia fuori dal comune fatelo ma prima devo mettervi al corrente di alcune cose. 
Primo: non è un romanzo da leggere con leggerezza, bisogna impegnarsi altrimenti rischierete di perdervi nelle innumerevoli vicende e altrettanti personaggi. La trama è molto intrecciata, espediente che personalmente non ho molto apprezzato, mi ha creato confusione durante la lettura e talvolta sono stata costretta a tornare indietro di qualche pagina per riprendere il filo della narrazione (e io odio leggere cosi!).
Secondo: non fate come me, che l'ho trascinato oltre il dovuto, è un romanzo che va ASSOLUTAMENTE letto tutto d'un fiato perché altrimenti vi perdete! E a me è capitato appunto questo. Letto in vacanza non era proprio il tipo di lettura da ombrellone!
Ma "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" non è solo questo. Bisogna riconoscere una certa bravura all'autore che con una prosa impeccabile ci trasporta negli angoli più reconditi della nostre mente costantemente in cerca di un colpevole e di una giustificazione a tutto ciò che in modo geniale è in grado di narrare. Perché se analizziamo l'altro lato della medaglia questa storia è semplicemente "esplosiva". Personalmente non ho mai letto nulla del genere, ora che mi sia piaciuta o meno è un giudizio del tutto soggettivo ma se ci rifletto e analizzo la storia dal punto di vista oggettivo devo ammettere, come dicevo all'inizio del post, che l'autore ha tessuto una trama particolarmente articolata, enigmatica e complessa. Dubito che lui stesso nella stesura del romanzo non sia caduto in confusione! Scherzo!!!
In conclusione questa volta mi sento molo combattuta se consigliarvelo o meno. Tutto dipende dai vostri gusti di lettura e dal vostro umore al momento della lettura ma sappiate che qualora decideste di leggerlo dovete essere convinti a cosa andrete in contro, una lettura originale che o si ama o si odia!