giovedì 26 febbraio 2015

RECENSIONE "RITORNO A RIVERTON MANOR" di KATE MORTON # 6

Buon pomeriggio amici lettori, oggi dopo quasi un mesetto di pausa finalmente riesco a pubblicarvi la recensione di un libro che ho amato molto. Kate Morton è la mia scrittrice preferita e "Ritorno a Riverton Manon " è stato il suo romanzo d' esordio.

Con questa lettura ho raggiunto l' obiettivo n. 18: "Un libro con una persona in copertina" della Lotto Reading Challenge. Per saperne di più vi lascio il link.



Titolo: Ritorno a Riverton Manor

Autore: Kate Morton

Edito: Sonzogno, pag. 515


Risultati immagini per ritorno a riverton manor

Trama: L' intima storia di una ricca famiglia inglese nei ruggenti anni venti riaffiora in un mistero custodito per quasi un secolo. Grace Bradley sta per compiere cent' anni quando un' inattesa visita la riporta a un fatto oscuro del proprio passato. Fin da bambina, Grace aveva lavorato nella sontuosa villa delle famose sorelle Hartford. Nella notte della sua inaugurazione, uno sparo si confonde al fragore dei fuochi d' artificio. Le conseguenze di quel colpo di pistola scuotono l' antica casata fin dalle sue fondamenta, compromettendo il rapporto tra Hannah ed Emmeline Hartford. Entrambe innamorate dello stesso uomo.


Il mio pensiero: Ho scritto questa recensione di getto, subito dopo la fine della lettura, per timore che tutte le sensazioni, le atmosfere e le emozioni che mi sento addosso possano dissolversi. Ho acquistato questo romanzo con la consapevolezza che la Morton non mi avrebbe deluso, e infatti neanche questa volta lo ha fatto...è stata una bellissima lettura!!!

Da premettere che amo i romanzi ambientati in un' epoca diversa dalla nostra, dove le tradizioni e i ceti sociali erano ben definiti, dove le donne indossavano abiti raffinati ed ingombranti e dove determinati comportamenti erano ancora intollerabili. Ebbene, questo romanzo racchiude tutto ciò. E' ambientato nella prima metà del ventesimo secolo e ci porta indietro nel tempo magistralmente.

Grace, un' anziana signora di 98 anni, è la voce narrante del romanzo, racconta in prima persona la sua lunga vita, dominata da segreti, sofferenza e devozione. La sua pacata e tranquilla vita quotidiana viene turbata dall' arrivo di una lettera, il cui mittente è la regista americana Ursula Ryan. Nella lettera è espresso il desiderio di incontrare Grace, per avere un confronto sulla trama del film che sta girando e quindi di ricostruire insieme a lei la vita delle sorelle Hannah ed Emmeline e la tragedia che le vide protagoniste. Grace, infatti, è l' unica testimone in vita che ha vissuto in quella casa e ha conosciuto le giovani Hartford. Grace ripercorre ogni sua tappa, da quando prese servizio come domestica nella grande villa sulla collina a Riverton (appena adolescente), a quando inizia ad avvicinarsi ai giovani Hartford ( Hannah, Emmeline e David), fino a quando molto tempo dopo diventerà la cameriera personale di Hannah.

Tanti saranno i ricordi che riaffioreranno, ma un grande senso di colpa e la responsabilità di aver taciuto un segreto per così tanto tempo, convinceranno Grace a registrare la propria storia su delle cassette da consegnare al suo caro nipote Marcus. In questo modo, iniziano a prendere vita nella nostra immaginazione le storie dei personaggi e le vicende di questa aristocratica famiglia inglese. Pagina dopo pagina ci imbattiamo in Hannah ed Emmeline, la Morton ne da una descrizione così particolareggiata che ci sembra di conoscerle da sempre. In questo sta, secondo me, la sua bravura, infatti non nascondo che durante la lettura mi sono immaginata nella villa di Riverton accanto a Grace nella stanza della servitù o ad origliare dietro le porte dei piani alti a rubacchiare pettegolezzi, o ancora a discutere con le sorelle Hartford. Ho, inoltre, avuto la sensazione di passeggiare lungo il viale della villa, sentire l' aria fresca della campagna inglese punzecchiarmi la pelle del viso, o ritrovarmi in riva al lago in un afoso e soffocante pomeriggio estivo o ancora al numero 17 di Grosvenor Square in una Londra grigia e fulligginosa, in un dopoguerra pieno di aspettative. Grace diventerà una donna che farà del proprio lavoro l' unica ragione di vita, da sacrificare persino la sua vita privata, mettendo da parte i suoi progetti futuri. 

Ha rendere il tutto ancora più piacevole è la tecnica narrativa adottata dalla scrittrice, i vari flashback creano una sinuosa oscillazione temporale tra presente e passato, ben equilibrati e ben strutturati in modo da non indurre in confusione. La Morton ci descrive le personalità dei vari protagonisti da non poter fare a meno di loro. La fine del romanzo è la scoperta del "segreto", ci lascia un vuoto, ci dispiace quasi distogliere l' attenzione da questo meraviglioso affresco. Un affresco in cui i contorni, i colori e le sfumature sono in perfette sintonia; dove emergono inganni, segreti inconfessabili, rapporti di amicizia e di amore che ci seducono, ci avvolgono, ci catapultano in quegli anni. 

Consigliatissimo, un romanzo corposo, descrittivo e particolareggiato da leggere assolutamente!!!

Non do il massimo del voto, perché nonostante lo abbia elogiato, manca un qualcosa che lo renda completamente perfetto nel suo genere.


VOTO: QUATTRO ROSE

4 commenti:

  1. Sto leggendo L'ombra del silenzio della Morton! E' il mio primo approccio con questa scrittrice di cui però ho già comprato altri libri!

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    1. Ciao Dany, oltre a questo romanzo ho letto tempo fa Il giardino dei segreti, per il momento Kate Morton non mi ha assolutamente deluso e sicuramente acquisterò anche gli altri!!!

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  2. Bella recensione! La Morton piace tanto anche a me, peccato abbia già letto tutto il trovabile!

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  3. Ho conosciuto Kate Morton con il giardino dei segreti che ho amato follemente, voglio leggere tutto tutto :-)

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