domenica 13 dicembre 2015

Recensione - "Il suggeritore" di Donato Carrisi

Buona serata lettori,

come va? Io sono appena rientrata a casa, reduce da un mega pranzo da mia mamma e una lunga passeggiata con la mia famiglia...ora un pò di relax!!! Vi lascio la recensione di un thriller mozzafiato, Il suggeritore di Donato Carrisi, edito da Longanesi, pag. 460.


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Sinossi: Questo libro non è solo un thriller scritto da un autore italiano agli esordi, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani, reinventando le regole del gioco. È una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l'ultimo segreto, il minimo sussurro. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...


Il mio pensiero:


Questo libro l' ho letto un paio di mesi fà, ma per mancanza di tempo o semplicemente solo per pigrizia non avevo avuto ancora modo di postare la mia recensione. La gara di lettura a cui ho partecipato quest' anno (la Lotto Reading Challenge), è quasi al termine, sono riuscita a concludere solo 20 obiettivi su 25, e questa recensione corrisponde all' obiettivo n.4 , un libro con una copertina nera, ecco il perché di questa scelta.

Premetto col dire che questo genere non mi rappresenta, ma dopo che mi è stato consigliato da più di una persona, e dopo che mi sono sentita ripetere innumerevoli volte sempre la stessa frase, "ma come, ancora non l' hai letto?", ho ceduto. 

Da dove inizio? Bhe, mi viene da pensare di getto che fin dalle primissime pagine si percepisce un concentrato  di mistero e suspance che calamitano il lettore nella storia. Capirci qualcosa? Impossibile...puntualmente quando si crede di aver scoperto "chi e cosa", l' autore porta le indagini su altri campi, e le nostre ipotesi vengono spazzate via come un mucchio di foglie pronte a volare!


Il romanzo inizia con la lettera scritta dal direttore di un Penitenziario, il quale lamenta il comportamento ambiguo di un detenuto. Di quest' ultimo non si conoscono le finalità, motivo per cui si richiede la prova del DNA. Subito dopo, nelle pagine successive, il lettore viene catapultato nel bel mezzo di un' indagine, la quale vede protagonista un serial killer che ha rapito, mutilato e ucciso cinque bambine. Ora entrono in gioco gli agenti del Dipartimento di Scienze Comportamentali; Roch, è il capo, ma colui che guiderà materialmente la squadra è il criminologo Goran Gavilla, successivamente affiancato da Mila Vasquez, specializzata nel ritrovamento di bambini scomparsi.

Nel corso della lettura le indagini ci portano in tantissimi luoghi diversi e ci fanno incontrare altrettanti personaggi...uniti da un unico male! Questo aspetto mi ha indotto talvolta in confusione, ma non nascondo nell' ammettere le stupefacenti connessioni che l' autore è stato capace di creare tra una persona e l' altra e tra un luogo e l' altro! Le diverse scene del crimine sono definite con accurata meticolosità, perfettamente reale la descrizione dell' orfanotrofio, della casa a Capo Alto e della villetta di Yuom Gess, da non dimenticare l' attenta analisi che i medici legali eseguono sui corpi esanime. 

Ho molto apprezzato, anche, la particolare attenzione che l' autore mostra nel tracciare il profilo psicologico di ogni protagonista, giustificandone successivamente i loro comportamenti. 

Il suggeritore di Donato Carrisi è un grande thriller. Le varie vicende si incastrano perfettamente e all' epilogo (in realtà, quando voltiamo solo l' ultima pagina), rimaniamo senza parole, il ruolo del suggeritore è ben fatto, unico e pulito da illudere chiunque. 

Lo consiglio? Sicuramente è perfetto per chi ha voglia di una lettura adrenalinica.


VOTO: QUATTRO ROSE

3 commenti:

  1. Ciao amica mia! Anche se non ti ci vedo in questo genere, (troppo dolce tu), la tua recensione è come sempre accattivante. Se solo sapessi da quanto tempo mi tenta questo libro...devo decidermi! Ti abbraccio.

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  2. Ciao amica mia! Anche se non ti ci vedo in questo genere, (troppo dolce tu), la tua recensione è come sempre accattivante. Se solo sapessi da quanto tempo mi tenta questo libro...devo decidermi! Ti abbraccio.

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    1. Ciao Cuore! Hai ragione questo libro non rispecchia proprio il mio genere...ma a volta ho bisogno di cambiare! Ho dato una valutazione alta perché alla fine della lettura sono rimasta veramente spiazzata e turbata dal ruolo del suggeritore, se lo leggi poi mi dirai... In realtà ho comprato anche il seguito L' ipotesi del male, ma non sono riuscita a terminarlo, forse non era il suo momento, l' ho lasciato a metà, cosa inusuale per me! Comunque quando penso ad un thriller, mi viene in mente questo, ciò significa che ha lasciato un segno!!!!

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