martedì 9 gennaio 2018

Autori Emergenti 31# - "Dell'umano amore" di Angela Colomba Caso

Buon martedì lettori, finalmente si ritorna alla normalità dopo il caos delle festività natalizie. Personalmente  devo darmi un ordine con i post del blog e leggere di più, questo è il mio proposito per il 2018! 

In attesa di scegliere la mia prossima lettura vi lascio in compagnia di un romanzo che profuma della mia terra. Una scrittrice poco conosciuta ma non per questo meno talentuosa, Angela Colomba Caso con "Dell'umano amore" entra nelle nostre librerie in punta dei piedi ma determinata a lasciare un segno indelebile nei nostri cuori. 

Spero di aver almeno in parte stuzzicato la vostra curiosità di lettori. Buona lettura!



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DELL'UMANO AMORE


ANGELA COLOMBA CASA


Editore: Compagnia Editoriale Aliberti

ISBN: 9788893230421

Prezzo: 9,99 euro
Love, 2016 - e-pub

Sinossi: Una ragazza in cerca dell'amore e un uomo stanco. Stanco del mondo e della gente, innamorato solo della "terra". In una campagna fertile ma sempre ancestrale, una giovane donna sogna il benessere e gli oggetti che le cambierebbero la vita. E lotta per averli, fronteggia il caporale senza scrupoli, che sfrutta lei e gli altri, per scoprire che nulla è come sembra. Sarà una bambina venuta da lontano a chiudere il cerchio degli affetti. Perché forse quello che conta davvero non è essere salvati ma salvare. Forse dell'umano amore resta solo questo.



UN ESTRATTO



Beppe sistemò l'ultimo rettangolo di terra per la semina e si avviò trascinandosi dietro la vanga.
Il terreno sotto i colpi sapienti dell'uomo era diventato una coltre morbida e spessa, ora broccoli e verze, insalate e fagioli sarebbero stati accolti bene e sarebbero proliferati sani e vigorosi, pensò.
Prima di entrare nella serra, Beppe depose la vanga nel capanno degli attrezzi.
Indugiò con lo sguardo davanti a sé che in quel punto spaziava su tutto il golfo.
Eccola la mia terra, pensò lui, guardando la striscia di terra che si allungava pigramente nel mare.
Da quel punto la penisola appariva come una fascia compatta e sottile protetta a nord dalle montagne che si stagliavano a picco nel mare.
Delle colline non si riusciva a distinguere niente.
Nessuno da quel punto avrebbe immaginato quanta vita, quanta ricchezza fosse sospesa a metà tra il mare e i picchi di roccia.
Quanta fatica e quanta sofferenza uomini impavidi o solo disperati avevano sofferto per guadagnare alla roccia un lembo di terreno.
E ci erano riusciti. Perché lì proprio a metà tra la montagna e il mare, le terrazze erano colme di ortaggi, ulivi e alberi da frutto. [...]

Beppe diede le spalle alla sua terra e prese a guardare dal lato opposto verso nord. Laggiù oltre il golfo c'era la vergogna del mondo che non si vergognava.
Il veleno degli uomini sparso nella terra. Sconosciuto alla terra stessa, perché la terra non lo dava mai il veleno. Il veleno della terra era casuale, mai cattivo.
Quello degli uomini invece era programmato, voluto, premeditato. Era banale. E senza senno.
Guardò Michele che rideva assieme a un uomo e una donna eleganti, ben vestiti, lì nella serra.
Ebbe un attimo di smarrimento. E Michele? pensò. Cosa pensa lui?
Anche lui ama i guadagni facili, i guadagni del mondo? O al primo posto mette sempre la terra?
Rispettava sempre la terra che gli aveva dato un'opportunità, una seconda vita o anche lui la violentava e la profanava?
Era ancora suo amico Michele? O era corrotto e scellerato come gli altri?
Come intuendo i suoi pensieri l'uomo si affacciò sull'uscio. [...]
Beppe caricò le cassette di verdure in macchina, richiuse il cofano e riprese a guardare la sua terra lì, in lontananza.
Per quanto tempo ancora avrebbe resistito lontano dal mondo? Dalle speculazioni assurde e dagli attacchi violenti?
Un'immagine indistinta si stagliò contro la montagna. Pian piano prese le sembianze di un volto di donna.
Beppe distolse subito lo sguardo infastidito.
E io, pensò, per quanto tempo rimarrò fuori dalle cose del mondo?
Intanto Michele stava facendo il conto sul suo taccuino consumato. Era sempre lo stesso. Era buono come la sua terra.


BIOGRAFIA



Angela Caso è nata 40 anni fa a Vico Equense, in penisola sorrentina, dove tuttora risiede. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere all'Università Orientale di Napoli, consegue un master in Traduzione e Interpretariato promosso dalla Commissione europea di Bruxelles, dopodiché il patentino di guida turistica della Regione Campania nei siti archeologici e musei della regione, professione che esercita per dieci anni e che continua sporadicamente ad esercitare. Ha una passione smisurata per le lingue straniere tra cui l'inglese, il francese, il tedesco (che parla correttamente) e la lingua e la letteratura araba. Ha viaggiato molto in Italia e in Europa. Nel 2008 con alcuni colleghi scrive e autopubblica una guida sul patrimonio artistico, archeologico, culturale e gastronomico della regione Campania dal titolo "Napoli e contorni". Ama l'ozio creativo e il pensiero lento e fecondo..! È sposata e ha una figlia di 4 anni.

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