giovedì 22 febbraio 2018

Recensione - "Nient'altro al mondo" di Laura Martinetti e Manuela Perugini

Felice giovedì lettori! Cosa leggete di bello? Io sto in trepida attesa per la mia prima volta a Tempo di Libri, non vedo l'ora di girare tra gli stand pieni di libri e conoscere di persona le mie amiche blogger, insomma manca ancora qualche settimana ma la mia testa è già lì!!!

 

Oggi, però, voglio parlarvi di un romanzo la cui trama mi ha affascinata fin da subito e sono felice che a differenza dell'ultima lettura (una delusione), questa invece si è rivelata meravigliosa. Sto parlando de "Nient'altro al mondo" di Laura Martinetti e Manuela Perugini, da oggi in uscita in tutte le librerie! 


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"NIENT'ALTRO AL MONDO"


di LAURA MARTINETTI e MANUELA PERUGINI

Editore: Garzanti

Pagine: 228
Prezzo: 16,00 euro
Data di pubblicazione: 22 febbraio 2018
Sinossi: qui

"Nient'altro al mondo" di Laura Martinetti e Manuela Perugini è una storia scritta a quattro mani, il frutto di un'autentica condivisione di pensieri emersi da una solida amicizia  nata sui banchi del liceo, il risultato? Una narrazione dal forte impatto emotivo.
Mi sento di affermare che questo romanzo è stato scritto con il cuore, frammenti di cuore di entrambe le autrici pulsano tra le righe rendendo questa storia vera, unica e reale. Da madre ho sentito vibrare le corde della mia anima in un accavallarsi di emozioni, ricordi e paure  legate alle mie due gravidanze. E si, perché in Nient'altro al mondo è la maternità a farla da padrone in ogni sua variante.

"Madre e figlio sono un'unica essenza, non esiste l'una senza l'altro, per lo meno non in maniera completa."

"Nient'altro al mondo" è un romanzo a due voci: Alma e Maria, le protagoniste alternano la loro storia in un susseguirsi di capitoli brevi e scorrevoli ma intensi nei contenuti. Entrambe sono storie di maternità: Alma e la sua gravidanza portata a termine e Maria con il dolore di un aborto. Ho apprezzato la scelta delle autrici di mostrarci fin da subito gli esiti di entrambe le gravidanze in modo da puntare l'attenzione sulla sfera introspettiva delle due donne e così in una sorta di narrazione a ritroso conosciamo entrambe, le loro vite, i loro amori, le loro famiglie e la loro voglia di diventare madri, il tutto è reso ancor più verosimile grazie all'uso della prima persona. 
Alma e Maria sono amiche da sempre, unite da un filo invisibile fatto di silenzi e attese, di confidenze e segreti. Alma è sposata con Stefano, mentre Maria è la compagna di Pietro. Per uno strano scherzo del destino la causalità vuole che entrambe scoprono di essere incinte nello stesso periodo. Viviamo insieme alle protagoniste le angosce, le paure e le insicurezze nel mettere al mondo un bimbo ma al contempo anche la disperazione e l'impotenza dinnanzi ad una gravidanza non portata a termine. In quest'ultimo caso i sentimenti di Maria sono così nitidi da far venire i brividi, ovviamente io da mamma non potevo non immedesimarmi nel suo dolore, comprenderlo e provare quasi compassione. 
Un romanzo potente dove le sensazioni più sopite di scuotono nel turbolento gioco che è il "destino", una storia che difficilmente si presta a una spiegazione perché bisogna viverla e solo leggendola si carpisce tutta la sua profondità. 

Nient'altro al mondo è una bella storia di amicizia,  in grado di calamitarci in un groviglio di emozioni difficili da districare, complesse nella loro intensità e impossibili da giudicare perché una mamma non giudica MAI!


6 commenti:

  1. Mi attirava già dalla copertina, e adesso ancor di più :9

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  2. Ciao Rosa, me ne ha parlato Stefania che lo ha appena terminato e il suo giudizio è simile al tuo. Lo terrò presente!
    un saluto da Lea

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    1. Ciao Lea, sono contenta che il giudizio di Stefania sia simile al mio, è un romanzo che da mamma mi sono immedesimata tanto! Un bacio.

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  3. Un romanzo che entra nel cuore. Bella recensione, Rosa
    Stefi

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    1. Si Stefi è un romanzo che entra nel cuore soprattutto se si è madri. Io mi sono molto immedesimata, diciamo che una storia simile mi è capitata di viverla in prima persona fortunatamente con esito positivo per me ma non è semplice approcciarsi a chi ha un simile dispiacere, ogni parola è superflua. Un bacio, Rosa.

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