mercoledì 24 gennaio 2018

Recensione - "Fiori sopra l'inferno" di Ilaria Tuti

Buon pomeriggio cari lettori,

dopo una mattinata in giro per commissioni finalmente posso rilassarmi e rintanarmi nel mio angolino virtuale. Oggi vi parlo del romanzo d'esordio di Ilaria Tuti, un thriller coinvolgente e meritevole. Fiori sopra l'inferno vi terrà col fiato sospeso...buona lettura!


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FIORI SOPRA L'INFERNO


ILARIA TUTI

Editore: Longanesi

Collana: la Gaja scienza
Data di pubblicazione: 4 gennaio 2018
Pagine: 366
Prezzo: 16,90 euro
Sinossi: qui


Grande esordio per Ilaria Tuti con "Fiori sopra l'inferno", un thriller perfetto o quasi in ogni sua sfaccettatura. E si, perché non è semplice scrivere una storia capace di ammaliare il lettore, legarlo alle sue pagine e farlo rimanere col fiato sospeso dalla prima all'ultima riga. In Fiori sopra l'inferno capita tutto questo ed io, da lettrice non particolarmente amante del genere thriller posso dire a gran voce che sono contentissima di averlo letto.

"Vedono l'inferno che abbiamo sotto i piedi, mentre noi contempliamo i fiori che crescono su terreno. Il loro passato li ha privati di un filtro che a noi invece è stato concesso. Questo non vuol dire che abbiano ragione a uccidere."

Il luogo dove l'autrice ha deciso di ambientare la sua storia ha avuto un forte impatto sulla mia immaginazione. Travenì, piccolo paese arroccato sulle montagne, con la sua foresta millenaria, le miniere, i laghi alpini e le vette mozzafiato, il tutto ricoperto da un manto di neve candido, mi ha provocato una strana suggestione emotiva. Lo scenario invernale affiancato al silenzio della montagna e alla solitudine di un paese chiuso in se stesso per proteggere oscuri segreti, fa da sfondo ad una serie di efferati omicidi. Il carnefice è affetto da psicosi, con un'unica caratteristica; uccide a mani nude, non usa armi o oggetti contundenti ed inoltre mira ad un solo obiettivo, occultare i sensi. 
Le indagini sono affidate al commissario Teresa Battaglia un personaggio ambiguo. Una signora di mezza età alle prese con le prime avvisaglie di una malattia degenerante, quale l'Alzheimer e un dramma familiare di cui l'autrice non ha intenzione di far trapelare nulla fino alla fine.  Mentre si indaga sul modus operandi del killer i capitoli si alternano ad alcuni episodi verificatosi nel passato in una Scuola in Austria. Episodi che vedono coinvolti dei bambini...

Ilaria Tuti ha elaborato una trama molto interessante dosando i continui rimandi al passato con parsimonia. L'autrice è stata brava a mantenere alto l'interesse del lettore coinvolgendolo nelle indagini ed inoltre, ho ben apprezzato le continue descrizioni dei luoghi e dei personaggi. Penso che al di là della ricerca dell'assassinio la Tuti abbia volontariamente marcato l'attenzione sulla figura del commissario Battaglia tracciandone un accurato profilo psicologico. La narrazione è scorrevole grazie ad una prosa fluida, ricercata e dettagliata dove è evidente un laborioso lavoro di ricerca e cura del dettaglio. 
Unica pecca, del tutto personale, sono state le minuziose descrizioni degli omicidi che mi hanno un po' turbata, ma mi rendo conto che è un mio limite non essendo una grande estimatrice del genere thriller e preferendo altre tipologie di lettura. Nonostante questo piccolo appunto Fiori sopra l'inferno è un esordio con il botto, un thriller scritto molto bene che mi sento di consigliare assolutamente.

11 commenti:

  1. Devo dire ispira tanto anche a me. È la seconda recensione oggi che leggo positiva e a quanto pare un motivo dovrà esserci ☺☺

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    1. Ciao Gresi! E' un bel thriller e poi l'ambientazione inusuale lo rende particolare. Un bacio.

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  2. L'ho appena terminato e mi è piaciuto molto, anche se ai thriller preferisco i gialli. Ne sono doppiamente orgogliosa in quanto friulana e sto già programmando una piccola escursione nei luoghi che descrive che sono, per noi del luogo, riconoscibili.
    Un caro saluto da Lea

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    1. Ciao Lea allora sei riuscita ad emergere dal passato? Scherzi a parte questa volta ho fatto io un salto indietro nel tempo con la lettura in corso "Il giardino segreto", ma tra una lettura su Auschwitz e un thriller avevo bisogno di tranquillità emotiva... Beata te che puoi visitare quei posti io sono troppo lontana e per me è impossibile!!! Comunque sono contenta che ti sia piaciuto. Un forte abbraccio Rosa

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    2. Sono emersa nel passato e mi sono tuffata in un libro per ragazzi bellissimo ed emozionante. ;-)
      ciaoo

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  3. Questo romanzo sta riscuotendo davvero tanti consensi; anch'io, che pure non amo tanto il thriller, l'ho apprezzato (pur con qualche dubbio sull'intreccio narrativo). Un'esordiente molto matura nello stile, la Tuti! Bella recensione, baci :)

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    1. È un ottimo esordio, la Tuti ha tutte le carte in regola e lo ha dimostrato scrivendo con maturità e tanto impegno.

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  4. Leggo con piacere un'altra recensione positiva del romanzo "Fiori sopra l'inferno". Io amo i thriller quindi devo assolutamente leggerlo, non vedo l'ora di conoscere il personaggio del commissario Teresa Battaglia, un nome che sottolinea un destino complicato :)

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    1. Si in effetti il commissario Battaglia nasconde un segreto che riguarda il passato ma di cui la Tuti non ci ha voluto svelare nulla, quindi presumo in un seguito anche se Fiori sopra l'inferno è autoconclusivo.

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  5. Insomma Ilaria è stata davvero brava perché, come dici tu, scrivere un romanzo che sappia tenere col fiato sospeso ed ammaliare il lettore, oggi come oggi, non è affatto semplice. Sicuramente giocano un ruolo importante la sua protagonista e l'ambientazione :)
    Sono contenta che i nostri pensieri siano affini! Buone letture, Anna

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    1. Sicuramente l'ambientazione per me ha giocato un ruolo fondamentale così come le accurate descrizioni, sarà che a me i romanzi descrittivi che ti danno la possibilità di immergersi nella storia mi piacciono. Baci

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