Felice sabato cari lettori!
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho desiderato tanto leggere... Mi sarà piaciuto? Lo lascio scoprire a voi, nell'attesa ringrazio di cuore la casa editrice Iperborea per la copia.
"STORIA DI ASTA"
di Jòn Kalman Stefànsson
Editore: Iperborea
Traduzione di: Silvia Cosimini
Pagine: 479
Prezzo: 19,50 euro
Appena voltata l'ultima pagina del romanzo "Storia di Asta" ho deciso subito di racimolare al meglio le mie sensazioni e condividerle con voi. A distanza di qualche minuto dalla fine della lettura mi pervade un sentimento di insoddisfazione, ora devo cercare di capire se sono io a non essere riuscita ad entrare in sintonia con la storia o c'è dell'altro...proverò ad essere più chiara!
Questo romanzo racconta la storia di Asta e l'autore ha la brillante idea di farlo adottanto uno schema narrativo a mio parere molto particolare. La vita di Asta ci viene narrata a frammenti e per di più da diverse persone, che se da un lato ci permettono di carpirne ogni spigolasa angolatura della sua turbolenta vita, dall'altro ha contribuito a creare una certa confusione. In realtà paragonerei questa mia "confusione" a un certo disorientamento narrativo, come se stessi navigando su una barca e mentre intuisco la giusta rotta ecco che le correnti prendono il sopravvento trasportandomi lontana...
Voliamo in Islanda per la precisione a Reykjavìk, qui gli inverni sono gelidi e le aurore boreali donano al paesaggio un certo fascino tipico dei paesi del nord europa. Asta è la nostra protagonista che conosceremo da diversi punti di vista, una tecnica questa di cui l'autore ci abitua fin da subito. Il messaggio che Stefànsson vuole trasmettere è quello secondo il quale non possiamo conoscere la vita di Asta se non ci imbattiamo anche nelle vite di coloro che l'hanno amata, ciò per dare un senso ai comportamenti assunti in determinate occasioni ma soprattutto per dare completezza ad un vissuto fatto di scelte sbagliate, decisioni prese d'istinto e sofferenze gratuite. Perché nella vita di Asta capita di tutto!
Asta è figlia di Helga e Sigvaldi, "àst" che nella loro lingua significa amore, Asta che è il nome della protagonista femminile nel romanzo "Gente indipendente" di Halldòr Laxness...un nome che è tutto un programma. Accanto alle vicende di Asta in parallelo si snoda anche la vita del papà, Sigvaldi. Sigvaldi si racconta in una sorta di memoriale, rievoca ricordi del suo passato steso sull'asfalto in seguito ad una caduta e lo fa rivolgendosi a una sconosciuta. Il lettore viene a conoscenza della sua instabile relazione con Helga, del suo rapporto con il fratello poeta e delle vicissitudini che vedono coinvolta la figlia Asta. Le notizie relative a Sigvaldi ci vengono fornite col contagocce alternate a capitoli dove Asta ci parla di lei, della sua esperienza a sedici anni nel Fiodi dell'Ovest e del suo rapporto con gli uomini. Una vita, la sua, che il lettore ha il privilegio di conoscere anche attraverso le "lettere" che di tanto in tanto si inseriscono tra un capitolo e l'altro, dove ritroviamo Asta adula, con tutte le debolezze, con i pensieri e la sofferenza raccontate in prima persona. Da come si intuisce nelle sue quasi cinquecento pagine Stefànsson crea una storia nella storia, capace di ammaliare il lettore se si ha il privilegio di intuire la giusta chiave di lettura, altrimenti ci ritroviamo davanti ad una seguenza di fatti disordinati e difficoltosi da collocare.
Disorientamento a parte non posso assolutamente criticare la sua prosa. La cura nell'esporre i fatti traspare da un'eccellente bravura stilistica che inevitabilmente il lettore riscontra durante la lettura. Che io non sia stata capace a provare empatia con la storia non vuol dire che la stessa sia scadente, anzi, al contrario il modo in cui Stefànsson ha descritto gli stati d'animo e i paesaggi nordici è impeccabile. Il mio primo approccio con uno scrittore nordico non è stato il massimo ma sicuramente mi ha aperto la strada verso una narrativa "diversa" e non per questo meno affascinate.
Non mi viene proprio voglia di leggerlo. Mi consigli invece un romanzo "nordico" che ti è piaciuto molto? Lea
RispondiEliminaCiao Lea purtroppo questa è stata la mia prima esperienza con un autore nordico. Da Storia di Asta mi aspettavo qualcosa di diverso, diciamo che non sono riuscita ad entrare nelle dinamiche della storia! Peccato riproverò sicuramente con altri romanzi nordici e magari poi ti farò sapere!
EliminaCiao!! A me incuriosisce molto, anche dopo aver letto una recensione non propriamente positiva come questa.... Non so perché ma a me questa lettura mi affascina ☺☺ spero però tu possa rifarti con qualcos'altro ☺☺
RispondiEliminaGresi spero proprio che tu riesca a trovare ciò che io non sono riuscita a scovare!!! Fammi sapere se lo leggi mi piace il confronto soprattutto se con idee diverse...il bello della lettura!
EliminaAlla fine, l'ho letto. E questo è il mio parere ☺☺
Eliminahttp://dreamsink92.blogspot.com/?m=1
Ciao :-) Interessante il tuo punto di vista su questo romanzo.. credo che l'approccio a una letteratura diversa a quella cui siamo abituati faccia lo stesso effetto a tutti, ci sentiamo un po' spaesati. Io di "nordico" ho letto finora solo thriller e dopo il quarto mi sono abituata al loro modo di scrivere e vedere le cose.
RispondiEliminaHai detto bene, mi sono sentita spaesata, però non mi arrendo sicuramente riprovo!
Eliminaamo gli scrittori nordici ma non sempre riesco a entrare in sintonia con loro. Mi incuriosisce questo
RispondiEliminaIo con Storia di Asta non ci sono riuscita proprio ad entrare in sintonia. Mi hanno detto che tutti o quasi gli autori nordici hanno un particolare stile narrativo, non ti nego che voglio riprovarci magari so già cosa aspettarmi e quindi forse troverò il mio equilibrio con loro!
EliminaCiao :-) Io di questo autore ho letto un altro libro "Luce d'estate ed è subito notte" . E' bravissimo. Anche se ci ho messo parecchio ad entrare e comprendere il suo stile. Questo mi incuriosisce da molto
RispondiEliminaEcco allora non sono strana io...devo riprovare assolutamente!!! "Luce d'estate ed è subito notte" ti è piaciuto, magari lo segno come una delle prossime letture! Baci
EliminaGià sul mio comodino, e mi confermi lati positivi e sospetti.
RispondiEliminaDati i piccoli contro, lascerò stare fino all'anno nuovo: vado in cerca solo di libri bellissimi! :)
Secondo me il libro merita assolutamente. È vero che l'intreccio è molto complesso e a volte iniziato un capitolo bisogna sforzarsi di capire a che punto si trova nella linea temporale; è una trama complessa e che lascia nella mente del lettore numerosi punti interrogativi, anche dopo la conclusione. Tuttavia, lo stile dell'autore vale senza dubbio la lettura: una prosa lirica ricca di metafore evocative e immagini molto originali, descrizioni di interiorità dei personaggi vivide e emozionanti. Un libro che scandaglia l'anima dei protagonisti narrando i loro pensieri che si spiegano al lettore in maniera semplice, pur restando brillanti e espressivi di sensazioni complesse. Consigliato a chi ama la liricità nella prosa.
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