martedì 15 gennaio 2019

Recensione - "Non volare via" di Sara Rattaro

Buon pomeriggio amici lettori! Ritorno da voi con la Rattaro, una scrittrice che sa mettere i sentimenti in primo piano regalando al lettore emozioni uniche. Vi lascio il mio pensiero su "Non volare via", un romanzo uscito un po' di tempo fa ma che dovevo assolutamente recuperare per dedicarmi alla sua ultima opera "Andiamo a vedere il giorno". Buona lettura!




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NON VOLARE VIA


di SARA RATTARO

Editore: Garzanti

Pagine: 222
Prezzo: 9,90 euro
Sinossi: qui


Quando qualche mese fa venni a sapere dell'imminente uscita di un nuovo romanzo della Rattaro non stavo più in me. Conosco il suo inconfondibile stile e la sua innata capacità di far emozionare con la semplicità delle sue parole che combinate a delle storie estrapolate dalla vita reale ci fanno battere forte il cuore. Secondo me questa caratteristica è il suo punto forte, piace per saper mettere nero su bianco le emozioni e portare alla luce situazioni che se a volte appaiono "forzate" in realtà ognuno di noi, in parte ci si rivede. 

"Non volare via" è la storia di una famiglia apparentemente uguale alle altre ma in fondo unica perché se i figli sono il dono più bello della vita quando uno di loro ha una "diversità" da affrontare gli equilibri vacillano e rimanere compatti è molto difficile. 
Alberto e Sandra dopo la gioia della nascita di Alice a distanza di anni decidono di regalarle un fratellino. Matteo è uno raggio di sole che illumina e completa un bel quadretto familiare e tutto procede per il meglio fino alla fatidica diagnosi: Matteo è sordo. Una sentenza che come una pugnalata inaspettata ha la potenza di virare di colpo una routine quotidiana troppo perfetta costringendo a riavvolgere il nastro della vita e ricominciare daccapo. Alberto e Sandra accusano il colpo e fanno di tutto per permettere a Matteo una vita al pari della normalità. In tutto questo un ruolo fondamentale lo avrà Alice e il suo senso di responsabilità assoluto nei confronti del fratellino. Ma la disabilità di Matteo è il perno intorno al quale ruotano le incertezze e le debolezze dei due genitori. Un punto di partenza per poi concentrare l'attenzione sulla vita di Alberto e poi di Sandra. Infatti la narrazione procede attraverso il punto di vista di Alberto che in prima persona si racconta o meglio confida al lettore quali erano e quali sono le sue paure; la difficoltà nell'aver fatto in passato alcune scelte che ancora oggi ne paga le conseguenze. Riscopriamo un Alberto ragazzo, un Alberto al primo amore, un Alberto adulto, un Alberto marito ed infine papà. La Rattaro questa volta veste i panni di un uomo e lo fa con una disinvoltura tale da non credere. Calarsi nei pensieri e nei modi di agire dell'altro sesso non è cosa semplice, inoltre a rendere più veritiero il ruolo è l'assenza di luoghi comuni che inevitabilmente potevano condurre a comportamenti scontati e banali. 
La Rattaro ha creato una storia basata sui delicati ingranaggi che mettono in moto i rapporti familiari, dove un minimo difetto manda in tilt l'intero meccanismo costringendo a una riparazione, che se da un lato fa ripartire il tutto, dall'altro si è consapevoli che nulla ritornerà più come prima. Questo è ciò che nella vita accade a Sandra e Alberto. 
L'amore decantato dalla Rattaro in "Non volare via" si colora di mille sfumature, oltre ai fragili rapporti familiari emerge chiaramente anche l'amore incondizionato tra fratelli. Ho trovato molto significativa la parte dove Alice insegna al fratellino il gioco degli scacchi convinta che il silenzio che lo avvolge sia un elemento a suo favore per la concentrazione... e non avrà tutti i torti! Matteo riesce a conquistare una vittoria fondamentale per l'autostima sua e dei suoi cari. Inoltre ho particolarmente apprezzato l'idea dell'autrice di paragonare la vita ad una partita a scacchi, se ci pensiamo il paragone calza a pennello, fare le scelte giuste talvolta non è semplice necessita di coraggio, di razionalità e una bella dose di fortuna!
Voglio infine concludere il mio pensiero con una frase presente nel libro che è una regola negli scacchi ma di forte impatto in questa storia:

"a volte è meglio sacrificare un pezzo per non compromettere l'intera partita".

Un romanzo che consiglio per chi  vuole mettere a nudo la propria anima perché (e questa secondo me è la regola), nei romanzi della Rattaro vige un'unica costante, l'EMOZIONE!
E ora ... "Andiamo a vedere il giorno"!


4 commenti:

  1. La Rattaro è un autrice che mi piace molto . Al momento ho letto solo Un uso qualunque di te , ma presto mi piacerebbe leggere qualcos'altro ☺☺

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    1. Ciao Gresi anche io tempo fa lessi Un uso qualunque di te! Poi della stessa autrice ho letto Uomini che restano e poi Non volare via. La Rattaro nella semplicità delle sue storie è capace di lasciare il segno. Un forte abbraccio Rosa.

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  2. ho amato moltissimo questo libro, davvero emozionante

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    1. E' vero Chiara! L'ho rivalutato molto verso la fine ora devo leggere il seguito. Un grande abbraccio!

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