domenica 27 gennaio 2019

Recensione - "Samara Alata" di Annamaria Amoroso

Buona domenica cari lettori! Come va? Io sto leggendo a rilento per il poco tempo a disposizione impegnato in un nuovo progetto che ho intenzione di intraprendere, o almeno ci provo! Sappiate che la mia poca assiduità nel postare non dipende dal poco entusiasmo per il blog, anzi, più passa il tempo e più mi accorgo di non poter fare a meno di questo mio angolino virtuale!

Ritornando a noi, oggi vi parlo di un romanzo probabilmente poco noto ma che ha tutte le carte in tavola per essere quel "romanzo" da custodire gelosamente nella propria libreria. Quando l'ho finito il mio pensiero o meglio la mia riflessione è stata a quanta poca pubblicità hanno i bei romanzi, destinati dunque ad un pubblico limitato, e quanta pubblicità invece ricevono quei romanzi, magari supportati da una grossa casa editrice alle spalle che in alcuni casi vendono esclusivamente per la loro efficace politica di marketing. Ecco, "Samara Alata" merita di essere divulgato a dovere, vi invito dunque a farci un pensierino, allontanatevi per qualche giorno dalle top ten librose e concedetevi questa lettura... di seguito vi spiego il perché!




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SAMARA ALATA


di ANNAMARIA AMOROSO

Editore: Franco Di Mauro Editore

Pagine: 228
Prezzo: 11,90 euro
Sinossi: qui



Cosa fare quando un ricordo emerge dal passato prepotentemente impregnandosi nella tua mente in maniera così forte da far nascere la voglia di imprigionarlo su carta? E magari si è consapevoli di essere testimoni di un qualcosa che meriti di essere tramandato e ricordato? A grandi linee ciò è accaduto ad Annamaria Amoroso con questo romanzo. Incredibile ma vero, "Samara Alata" prende ispirazione da un fatto vero, dove poi la finzione lo ha romanzato in una incredibile narrazione dai contorni romantici e dai contenuti forti e interessanti.

Samara Alata racchiude al suo interno una trama unica intrisa di eventi che in parallelo si rincorrono con la certezza di riconciliarsi in un epilogo struggente. Ambientata negli anni che vanno dal '40 al '71 del secolo scorso, convoglia la bellezza di due terre; la solare Napoli contrapposta alla fredda Russia. "Samara Alata" elogia l'amore nel senso più bello e più ampio del termine. 
Napoli. Il nostro protagonista Gabriele è un giovane ragazzo orfano di madre che viene accolto da una nobile famiglia napoletana e assunto come autista del barone Brando. Al palazzo Mesetas Gabriele incontra per la prima volta i piaceri della vita. L'amore quello puro, innocente e spensierato di Mariuccia, una cameriera anch'essa alle dipendenze del Barone. Detto così può sembrare una storia letta e riletta ma non lo sarà! L'amore non trapelerà subito, infatti nelle prime pagine il lettore farà inizialmente la conoscenza di un Gabriele soldato, combattente sulle rive del Don, arruolato nel Corpo di Spedizione Italiano in Russia. Emergono descrizioni crude e realistiche che ci invitano a viaggiare con l'immaginazione verso una realtà, quella della guerra, atroce e disumana. Gabriele con il cuore stracolmo di forza e speranza si ritrova a combattere con il fisico e con l'anima a temperature sotto lo zero e la costante paura di non farcela. Come vi dicevo prima, le vite di Gabriele e Mariuccia se per un breve periodo si uniscono saranno poi destinate a separarsi a causa della guerra e a susseguirsi in contemporanea per tutto il corso della narrazione. Mariuccia a Napoli e Gabriele in Russia. Cosa accaderà ai due? Ovviamente non ve lo dico perché non potete neanche minimamente immaginare che piega prendono i fatti. Nelle sue duecentoventotto pagine il lettore di ritrova a piangere e a tifare per i due amanti ma soprattutto a sperare in un lieto fine. 

In Samara Alata un ruolo importante è attribuito alle donne. Loro, le uniche portatrici di un amore unico e incondizionato che va ben oltre le ingiustizie della guerra. Donne forti e speranzose che si aggrappano ai ricordi con tutta la tenacia e la volontà di voler vivere in quel "ricordo". In Samara Alata Gabriele incontrerà tre donne; Mariuccia, Irina e Teresa. Le sue vicende si snodano intorno a loro e non possiamo non amare quelle parti che saranno un dolce ristoro dai capitoli dove invece la crudeltà della guerra emerge in maniera disarmante. Inoltre è palese ed evidente un accurato lavoro storico svolto dall'autrice nella stesura del romanzo. Un prosa ricercata e curata in ogni parola che regala eleganza e corposità ad una storia romantica a giuste dosi. Tutto in Samara Alata viene ponderato e misurato. Un giusto equilibrio raggiunto grazie alla bravura dell'autrice nel creare un mix di eventi che si incalzano a vicenda incastrandosi in un disegno ben amalgamato dalle tonalità chiaroscuro. 
Oltre alla storia che merita di essere letta voglio porgere un'attenzione particolare per quanto riguarda la scelta del titolo. Pensandoci, e dopo aver letto il romanzo posso dedurre che non poteva esserci titolo più appropriato di questo. La samara è il frutto dell'olmo e ha una particolare caratteristica; trasportata dal vento può mettere radici ovunque. Il paragone è d'obbligo, nel senso che riflettendoci ognuno di noi sa dove nasce ma non sa dove muore. In poche parole siamo un po' tutti delle samare alate trasportati dal treno della vita che corre impetuoso lungo i binari del destino, a noi sconosciuto ma in realtà già scritto nel sacro libro Divino.

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