mercoledì 10 dicembre 2014

RECENSIONE # 2 "LA PSICHIATRA" di WULF DORN

Buon pomeriggio cari lettori, come è andato il week end? Il mio è stato all' insegna degli addobbi di Natale, con i miei piccoli abbiamo preparato l'albero e il presepe... insomma ora siamo pronti per l'arrivo di Babbo Natale!!!

Come avete notato, questa settimana la rubrica "Chi ben comincia" è saltata, ma in cambio vi lascio la recensione del mio ultimo libro letto LA PSICHIATRA di WULF DORN edito da TEA.





TRAMA: Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un' umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buoi della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. E' chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l' Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perchè nessuno può sfuggire all' Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall' ospedale, senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l' incubo. Nessuno l' ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia.Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...


IL MIO PENSIERO:


"Stanza numero 7. Ogni paziente ha un odore. E' un odore acre, penetrante. E' l'odore della paura. Ma questa volta è diverso.Perchè questa volta la psichiatra sa, che la paura della paziente 
diventerà anche la sua"


Romanzo psycho thriller a tutti gli effetti, Dorn ci dà la dimostrazione di quanto la mente umana sia un ingranaggio perfetto; basta un trauma, un' esperienza forte per spostare l' ago della bilancia e farci vacillare, camminare nel buio, far crollare tutte le nostre certezze.


Il romanzo inizia parlando dei ruderi di una fattoria abbandonata, sulla quale grava una maledizione. Si narra, infatti, che chiunque si avvicinasse troppo ad essa diventasse pazzo. Sarà vero o è soltanto una diceria?

La narrazione, poi prosegue, concentrandosi sulla figura della "psichiatra", ovvero la dottoressa Ellen Roth. La dottoressa Roth si trova ad affrontare un caso particolarmente interessante (definito da lei stessa così). La paziente, della quale non si conoscono le generalità, è una donna maltrattata, impaurita, maleodorante, ma ciò che più la colpirà saranno le sue uniche parole pronunciate con un filo sottilissimo di voce. Le parla di un "Uomo Nero" che la sta cercando...e non solo!!! Lei raggomitolata in un angolo di una stanza buia, vi rimarrà solo 24 ore, il giorno dopo scompare nel nulla, nessuno in ospedale l' ha vista andare via, o meglio l'ha mai vista, e da questo momento inizia il calvario della dottoressa Roth. Qualcuno conosce le sue abitudini, qualcuno la insegue, inizia a dubitare di tutti, perfino del suo fidanzato Chris e del suo collega Mark. Ora la storia prende il via, una sensazione di ansia e un sentimento di inquietudine ci avvolge.Ogni riga letta è un passo avanti verso la verità, una verità che ci sfugge continuamente da mano. Mille saranno le congetture che formuliamo durante la lettura, ma tutte lontane dal vero epilogo. Talvolta ci troviamo davanti a situazioni paradossali, che creano confusione, ci lasciano interdetti e ci guidano verso la fine. E la fattoria menzionata? Sarà la chiave di tutto, il luogo dove tutto ebbe inizio tanti anni prima, una macabra realtà rimossa...e riaffiorata nel peggior dei modi. Chi è in realtà la donna scomparsa? E che relazione ha con la dottoressa Roth? E l' Uomo Nero perché la sta cercando? Solo negli ultimi capitoli ci sarà un vero e proprio colpo di scena che permetterà al lettore di tirare un sospiro di sollievo.

Ho apprezzato questo romanzo per i pochi personaggi menzionati, la figura di Ellen è presente dall' inizio alla fine, e pochi e chiari sono quelli che le fanno da contorno. Questo per me è un punto a suo favore, come lo sarà sicuramente anche lo stile narrativo scorrevole, avvincente, uno psycho thriller pieno di suspance e con un finale inaspettato. Un romanzo che mi è piaciuto in tute le sue sfaccettature e ne consiglio vivamente la lettura.


Eccoci alla fine, e voi l' avete letto? Per gli appassionati del genere ma anche per chi non lo è, analizzare la psichiatra sarà un lavoro veramente arduo. Leggetelo...aspetto i vostri commenti!!!







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