Buon pomeriggio lettori incantati,
dopo una settimana piena di impegni ritorno con una nuova recensione! Questo romanzo è stato scelto dal mio gruppo di lettura come lettura (scusate la ripetizione) del mese di novembre. Premetto che non ho letto nulla fino ad ora di Carofiglio quindi l'ho praticamente acquistato a scatola chiusa fidandomi del giudizio delle mie amiche lettrici.
LE TRE DEL MATTINO
GIANRICO CAROFIGLIO
Editore: Einaudi Stile Libero Big
Pagine: 175
Prezzo: 16,50 euro
Sinossi: Antonio è un liceale solitario e risentito, suo padre un matematico dal passato brillante; i rapporti fra i due non sono mai stati facili. Un pomeriggio di giugno dei primi anni Ottanta atterrano a Marsiglia, dove una serie di circostanze inattese li costringerà a trascorrere insieme due giorni e due notti senza sonno. È cosí che il ragazzo e l'uomo si conoscono davvero, per la prima volta; si specchiano l'uno nell'altro e si misurano con la figura della madre ed ex moglie, donna bellissima ed elusiva. La loro sarà una corsa turbinosa, a tratti allucinata a tratti allegra, fra quartieri malfamati, spettacolari paesaggi di mare, luoghi nascosti e popolati da creature notturne. Un viaggio avventuroso e struggente sull'orizzonte della vita. Con una lingua netta, di precisione geometrica eppure capace di cogliere le sfumature piú delicate, Gianrico Carofiglio costruisce un indimenticabile racconto sulle illusioni e sul rimpianto, sul passare del tempo, dell'amore, del talento.
«E papà suonò da solo. Io non lo avrei confessato nemmeno a me stesso, ma ero orgoglioso e fiero di lui, e avrei voluto dire a chi mi stava vicino che il signore alto, magro, dall'aspetto elegante che era seduto al piano e sembrava molto piú giovane dei suoi cinquantun anni, era mio padre. Quando finí, inseguendo il senso di ciò che aveva suonato in due scale conclusive e malinconiche, scoppiò un applauso pieno di simpatia. E anch'io applaudii e continuai a farlo finché non fui sicuro che mi avesse visto, perché cominciavo a capire che esistono gli equivoci e non volevo che ce ne fossero in quel momento.
"Le tre del mattino" è il primo romanzo che leggo di Gianrico Carofiglio. Conoscevo l'autore per la sua bravura ma non ho mai letto nulla di suo quindi purtroppo non ho alcun elemento di paragone.
La storia è romanzata anche se l'autore si è ispirato a fatti realmente accaduti. Infatti nelle sue pagine affiora la vita, la vulnerabilità dei rapporti interpersonali e la voglia di scoprirsi.
"Nella vera notte buia dell'anima sono sempre le tre del mattino" Fitzgerald
Antonio è un liceale, figlio di genitori separati e affetto da una lieve forma di epilessia. La malattia presentatosi in tenera età lo ha fatto sempre sentire inadeguato tanto da vergognarsi dinnanzi alla perfezione di ciò che lo circondava. Antonio è l'io narrante che in prima persona e sotto forma di diario ci racconta del viaggio fatto con il papà a Marsiglia. Un viaggio organizzato in fretta che ha come unico scopo quello di incontrare un grande luminare della Neurologia. Un padre e un figlio provano a ricucire un rapporto logorato dalle abitudini e contornato da mille silenzi grazie a un caso di serendipità. La terapia imposta dal luminare è quella di non dormire per due notti di seguito assumendo un farmaco ogni otto ore e da qui parte il tutto.
Tra i quartieri belli e quelli meno belli di Marsiglia, padre e figlio incontrano ogni tipo di persona, ascoltano musica jazz dal vivo, cenano al ristorante, fanno lunghe camminate e tante confidenze...
Sullo sfondo di una Marsiglia dai mille colori si susseguono i dialoghi padre e figlio, banali in alcuni tratti mentre pieni di citazioni in altri.
"Le tre del mattino" è un romanzo che ho letto in poche ore, la prosa scorre veloce anzi per i miei gusti troppo veloce considerato anche il numero di pagine, appena 165! Di solito non disistimo i romanzi brevi ma in questo caso non sono riuscita a entrare in sintonia con i protagonisti, non sono riuscita a calarmi nella psiche maschile. Interessante l'idea di fondo e anche l'ambientazione l'ho trovata stimolante ma tutto troppo frettoloso, tutto troppo sbrigativo. Tutta questa "velocità" non mi ha permesso di affezionarmi alle vite dei suoi protagonisti e a lettura finita, anche a distanza di giorni mi sono ritrovata a pensare alla storia con fatica e senza coinvolgimento. Inoltre già a metà libro ho intuito dove il ragazzo voleva andare a parare e questo aspetto mi ha un pizzico irritata. Tirando le somme "Le tre del mattino" non è un brutto libro ma neanche un capolavoro di emozioni, per me è stata una lettura di passaggio tra un libro ed un altro senza tante pretese.
Ciao Rosa, non ho letto nulla di Carofiglio, questo libro però non sembra male... peccato che non ti abbia soddisfatto!
RispondiEliminaCiao Ariel, infatti non sembrava male e invece...niente non mi è piaciuto! Una storia sentita e risentita, troppo veloce e anche troppo pieno di citazioni. Se lo leggi sono curiosa di conoscere il tuo parere, magari a te piace, questo è il bello della lettura confrontarsi anche con opinioni diverse! Un grosso abbraccio!
EliminaCiao Rosa, anche io non ho letto nulla di Carofiglio e devo confessare che non mi ha mai attratta più di tanto. Pensa che dalle mie parti c'era anche una presentazione ma alla fine ho desistito, non sono stata tentata e credo che rimarrò nel mio stato di ignoranza per quanto riguarda questo autore e i suoi libri. Poi chissà. Buone letture!
RispondiEliminaDi questo romanzo ne puoi fare a meno tranquillamente, non ti perdi niente! Per quel poco che ti conosco abbiamo più o meno gli stessi gusti letterari quindi ti consiglio di passare questa volta! Baci
EliminaMi spiace per la delusione scontrata con la lettura di questo romanzo. Peccato però, il romanzo sembrava bello ☺
RispondiEliminaInfatti sembrava una bella storia e invece... capita a volte di rimanere delusa da qualche lettura, di solito scelgo accuratamente i romanzi ma può capitare... baci
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