venerdì 4 marzo 2016

Recensione - Jane Eyre di Charlotte Bronte

Buon pomeriggio lettori,

prima di uscire vi lascio la recensione di Jane Eyre, Charlotte Bronte, edito da Garzanti, pag. 533.

Leggere un classico a volta spaventa, non immaginiamo assolutamente che la potenza delle parole scritte e l' intensità delle storie narrate possano lasciare un segno indelebile nel nostro cuore...e io, da semplice lettrice, ho provato tutto questo leggendo Jane Eyre!

Buona lettura!


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Sinossi: Molte delle esperienze dell'autrice ricorrono nei romanzi che scrisse, dei quali "Jane Eyre" è il più celebre. Jane, esplicito alter ego della scrittrice, dopo anni di stenti e di solitudine, diventa istitutrice presso la famiglia Rochester. Il cinico padrone di casa è conquistato dalla personalità della ragazza. Ma quando scopre che la moglie di Rochester, creduta morta, è ancora in vita, prigioniera della pazzia, Jane fugge abbandonando l'uomo che le aveva chiesto di sposarlo. Sarà un enigmatico presentimento a farla tornare indietro e a preparare lo sviluppo finale del romanzo. "Jane Eyre" rappresenta per la Bronte l'appagamento artistico di un desiderio, quello dell'incontro con l'esistenza autentica e i sentimenti reali, non solo temuti e sognati.


Il mio pensiero: 


Ho appena voltato l' ultima pagina di Jane Eyre, l'indiscusso capolavoro della Bronte. Dopo ben 533 pagine è stata dura riporre il libro in libreria, ho avuto l' impressione che qualcuno mi abbia colpito in pieno viso facendomi trasalire, svegliandomi da un lungo sogno! 

Jane Eyre fu pubblicato per la prima volta nel 1847 ed è straordinario come nonostante siano passati anni, anzi secoli, ogni riga, ogni pensiero abbia avuto su di me un effetto "calamita". Mi sono sentita completamente coinvolta nella storia e immedesimata nella protagonista. 

La voce narrante è quella di Jane Eyre che in prima persona ci racconta la storia della sua vita. La Bronte, (nella sua genialità), per rendere il tutto ancora più veritiero intervalla la narrazione con delle considerazioni personali della protagonista, in quelle parti (che ho amato), ci troviamo a tu per tu con Jane!


"I knew you would do me good in some way. I saw it in your eyes when I first beheld you.":

Jane Eyre rimasta orfana viene affidata alle amorevoli cure dello zio materno nella dimora di  Gateshead. In seguito alla morte dello zio, Jane sarà costretta a sopportare le avversità della signora Reed e dei suoi tre figli. Già da piccola dimostra un carattere determinato e ribelle, e dopo dieci anni viene trasferita nel collegio di Lowood. La vita in collegio è molto dura, le ristrettezze e gli stenti, l' intenso impegno e le lunghe ore di studio, intervallate dal rito della preghiera ci viene descritto dalla Bronte così intensamente che sembra di stare accanto alla protagonista. L' Istituzione di Lowood plasma la personalità di Jane, da bambina capricciosa, solitaria e chiusa, a una giovane donna forte e generosa. Qui vi trascorrerà ben otto anni, sei come allieva e due come insegnante, prima di intraprendere la sua strada...

Quando arriva a Thornfield Hall in veste di istitutrice della piccola Adelé, Jane incontra l' amore e il rispetto del signor Rochester, ma ad un passo dalle nozze un terribile segreto impedirà il tutto. Messi da parte i propri sentimenti e oppressa dalla disperazione decide di andar via dall' uomo che ama, riprende in mano la propria vita e la propria dignità allontanandosi da Thornfield Hall. Il racconto prosegue ancora per molto, ma se continuo rischio di anticiparvi tutto togliendovi il gusto di assaporare questa storia in ogni sua sfaccettatura, perché è ciò che merita!

La Bronte attraverso il suo stile ricercato e poetico ci descrive una donna lontana dai rigidi canoni ottocenteschi, definita da lei stessa di "scarsa bellezza", caparbia, colta, libera e emancipata. Una donna dei nostri giorni catapultata in un' epoca vittoriana, dove non teme il confronto con uomini e donne socialmente superiori, grazie alla sua istruzione e ai suoi modi gentili e educati. Tutto questo è Jane Eyre, tutto questo racchiude un romanzo di grande spessore e intensità! Anche l' ambientazione rende unica la storia, la Bronte è molto attenta nel descrivere la brughiera dello Yorkshire, il freddo, il vento gelido,le piogge e la nebbia, insomma il tipico clima inglese.

La parte che ho apprezzato di più è quella del corteggiamento del signor Rochester nei confronti della signorina Jane, pagine e pagine per descrivere un sentimento puro e sincero, parole e parole spese per dichiararsi, senza volgarità e frasi banali...meraviglioso! Difficilmente nei romanzi contemporanei trovo tanta poesia quando si parla di sentimenti. Ma Jane Eyre non è solo amore, tra le sue righe non mancheranno segreti e colpi di scena da mantenere l' attenzione del lettore sempre alta. 

Concludo il mio pensiero con un famoso commento di Virginia Woolf: 


"L' esaltazione ci sospinge lungo tutto il libro, senza lasciarci i tempo di pensare, senza lasciarci alzare gli occhi dalla pagina. Così intenso è il nostro assorbimento che, se qualcuno si muove nella stanza, il movimento sembra aver luogo nello Yorkshire. la scrittrice ci tiene per mano ben stretti, ci obbliga a percorrere la sua strada, ci fa vedere quello che lei vede, non ci lascia neppure un istante. Alla fine siamo pieni del suo genio, della veemenza, dell' indignazione di Charlotte Bronte."


VOTO: CINQUE ROSE


14 commenti:

  1. Questo è il gran guaio dei classici. Li tieni a debita distanza come se fossero un malanno, poi sfogli le pagine e ti rendi conto che quei mondi non sono così lontani, così artefatti come te li figuravi. E allora ti chiedi: come ho fatto a vivere tutto questo tempo senza?
    Jane Eyre ti fa proprio questo. Si radica profondamente nel tuo cuore, senza che tu te ne accorga, e all'improvviso sei perduta. Meravigliosamente perduta.

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    1. Hai ragione Rosa come ho fatto a vivere tutto questo tempo senza? A distanza di giorni Jane è ancora viva nei miei pensieri...

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  2. Sei stata ammaliata dalla bellezza e dalla potenza dei grandi classici al cui fascino nessun lettore è in grado di resistere. Amo il romanzo che hai recensito, Jane e il signor Rochester rappresentano una delle coppie che mi sono rimaste dentro in tutta la loro semplicità. Sono felice che ti sia imbattuta in un grande classico che non può assolutamente mancare nelle librerie di noi lettrici dal cuore tenero ;) A presto!

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    1. Vedo che non sono la sola a essere fan di Jane...ora mi tocca leggere tutto della Bronte, mi ha conquistata!

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  3. Ciao, "Jane Eyre" è uno dei miei classici preferiti, un romanzo progressista per l'epoca e molto attuale anche oggi, che propone un modello femminile lontano dai soliti stereotipi.

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    1. E' vero, non mi aspettavo di trovare una donna così attuale, ne sono rimasta ammaliata!

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  4. Uno dei miei romanzi preferiti. Ora e sempre. Sono felice che ti sia piaciuto!
    Lea

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    1. Ciaooo Lea, veramente meraviglioso, il prossimo che leggerò è Villette, lo hai letto? Fammi sapere son curiosa?

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    2. Certo che l' ho letto ;-)
      C'è stato un periodo della mia vita durante il quale leggevo solo libri di questo tipo. La Gaskell, Edith Warthon, Dickens,Hardy, James....sai ho una certa eta'....
      Villette è bello e ti consiglio anche Agnes Grey di Anne Bronte. Invece Cime tempestose non sono mai riuscita ad amarlo. Chissà.
      Buone letture.
      Un caro saluto da lea

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  5. Ciao Rosita! Allora intanto complimenti perché come sempre sai essere semplice e diretta, modesta è delicata nell'esposizione del tuo pensiero, caratteristiche che ammiro molto.
    Ho letto Jane Eyre molto molto tempo fa e da adolescente quale ero, mi aveva affascinata. Riletto un paio d'anni fa, l' empatia ha lasciato il posto alla noia...con mio grande dispiacere.
    Adesso le tue parole mi fanno riflettere e pensare che forse l'ho riletto senza convinzione e in modo prevenuto, o forse l'età conta e ad un certo punto si desiderano letture più immediate...cosa che non sta succedendo con la rilettura di Ragione e sentimento, per ora. Brava comunque, è bellissima la citazione di Virginia, altra autrice che voglio conoscere.

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    1. Cuore, ne abbiamo parlato a lungo nelle nostre chiacchierate a telefono, forse non era il suo momento, nelle letture incide molto l' umore e la disponibilità di tempo e probabilmente sono state queste le variabile che hanno reso la lettura pesante! Comunque rispetto il tuo pensiero e sono curiosa di leggere la tua recensione su Ragione e Sentimento! A presto, amicaaaa!

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  6. Un libro che anche a me ha lasciato il segno, bella recensione, complimenti! <3

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    1. Grazie per il complimento! Un romanzo che difficilmente abbandonerà il mio cuore!

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  7. L'ho letto dopo aver finito "Cime tempestose" (che ho adorato per la valanga di emozioni inaspettate che mi ha regalato).
    E quando ho iniziato questo mi sono ritrovata avvolta nello stesso entusiasmo.
    La rabbia che provavo per come la piccola Jane veniva trattata mi ha addirittura costretto a fermarmi ad un certo punto e proseguire il giorno successivo.
    Desideravo la sua rivalsa, volevo leggere di questa piccola donna, volevo vederla crescere, diventare forte, realizzare i suoi sogni e viaggiare per il mondo... invece tutto si è concluso nella solita storia d'amore.
    Mi ha un po' deluso, sia l'andazzo della storia che il comportamento di Jane.

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