Buongiorno lettori incantati,
oggi vi lascio il mio personale pensiero su "Amiche di penna" di Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque. Con questo romanzo è stato amore a prima vista, un vero e proprio colpo di fulmine! Ho amato Anna Karenina in ogni sua parola, uno dei miei romanzi preferiti quando si parla di classici, mentre il ricordo di Emma Bovary è ancora vivido nella mia mente, insomma, appena vista la cover mi sono domandata, "cosa avranno mai da raccontarsi la Karenina e la Bovary?"
Senza esitazione mi sono imbattuta tra le sue pagine forte era il desiderio di leggere e ritrovare i "miei" personaggi.

Titolo: Amiche di penna
Autori: Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque
Editore: Mondadori
Pagine: 193
Prezzo: 18,50
Omaggio C.E.
Omaggio C.E.
Sinossi: qui

Amiche di penna è un romanzo epistolare, una magistrale raccolta di lettere dove due eroine della letteratura si raccontano: Anna Karenina e Madame Bovary, le protagoniste di due romanzi ottocenteschi rivivono attraverso la fantasia di due autrici contemporanee, Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque. Prima di iniziare a parlarvi del libro mi sento in dovere di fare una piccola premessa! Io non amo particolarmente il genere epistolare, quando leggo un libro ho bisogno di una lettura corposa, descrittiva, che mi faccia immaginare ciò che leggo e che mi dia una visione completa del personaggio per immergermi nella storia. Generalmente i romanzi epistolari sono molto diretti e per questo motivo me ne sono tenuta sempre alla larga, ma con Amiche di penna è stato diverso. Lo scambio di lettere avviene tra due donne che conosciamo benissimo, quindi si basa su una struttura ben solida e non abbiamo bisogno di approfondire personaggi che sono già noti a tutti.
La corrispondenza tra le due donne avviene quando la Karenina si allontana dal marito e dal figlio e fugge con l'amate Vronskij in Italia. Qui vive un periodo felice, da Venezia viaggia verso Napoli, poi Mantova e successivamente Parigi dove risiederà per un po' di tempo. Lontana dalle voci dell' alta borghesia di Pietroburgo, si convince di aver raggiunto finalmente la felicità, anche se un velo di tristezza l'accompagnerà sempre, in ogni sua scelta e in ogni suo pensiero. La prima lettera è inviata da Anna che con la complicità di un medico riesce a farla recapitare a una signora francese, Emma Bovary.
Quest'ultima è reduce da un periodo di depressione e la richiesta di corrispondenza da parte di una giovane donna russa, appartenente all'alta società, viene vista come una speranza per potersi finalmente confidare apertamente con qualcuno che a sua volta, avrà tante cose da raccontarle. Inizialmente lo scambio di opinioni avviene su un libro che Emma sta leggendo e il suo entusiasmo è tale da convincere anche la Karenina a procurarselo, sono le Lettere di Abelardo ed Eloisa, una storia d' amore struggente tra due amanti, nella quale le due donne si rispecchiano.
Anna e Emma entrano in confidenza, si raccontano ma soprattutto si confessano i loro pensieri più intimi. Lo scambio diventa sempre più intenso con il procedere degli eventi; la Bovary parla delle sue fughe d'amore mentre la Karenina della sua vita con Vronskij e successivamente del suo infinito dispiacere nel dover ritornare a Pietroburgo. Lo scambio di lettere verso l'epilogo diventerà più fitto per la presenza di altre due donne; la Bovary stringerà una corrispondenza con una giovane e affascinante donna americana, Rossella O'Hara, arrivata in Francia per affari, mentre la Karenina conoscerà a Parigi madamoiselle Odette, con la quale dopo avrà un breve scambio epistolare. Un incrocio di lettere e di segreti svelati ci condurranno al comune e tragico epilogo a cui le due protagoniste sono destinate...
Ora provate a immaginare due belle donne, relegate al costume di quell'epoca, sposate e con figli ma dannatamente infelici, sempre alla ricerca di forti emozioni e di un amore "impossibile" e poi la loro spasmodica necessità di mettere a nudo la propria anima, scrivendo, raccontando, confessandosi. Attraverso i loro pensieri il lettore riesce a comprendere lo stato d'animo delle protagoniste, ci divertiamo quando Anna racconta dei meravigliosi abiti da lei indossati e della vita di società a cui prende parte, mentre la Bovary, moglie e madre senza stimoli, sognatrice e lettrice di storie d' amore, prova a confessare all'amica le sue "scappatelle".
Marosella Di Francia e Daniela Mastrocinque con la loro penna ma soprattutto con la loro inventiva hanno dipinto un meraviglioso affresco tutto al femminile. La terminologia adottata calza a pennello con il periodo storico delle protagoniste, si ha l'impressione di aver scovato in un cassetto segreto di un secrétaire un pacchetto di lettere antiche magari ancora con il sigillo di ceralacca intatto! Leggere Amiche di penna ci permette di fare un tuffo nel passato, l'atmosfera in cui ci immergiamo durante la lettura è suggestiva, d'altri tempi. Consiglio Amiche di penna a chi conosce bene la storia della Karenina e della Bovary per non perdersi quelle piccole sfumature che altrimenti potrebbero sfuggire, ma anche a chi vuole approcciarsi a queste icone del romanzo ottocentesco senza perdersi in letture lunghe e prolisse. Infine potrebbe essere un'interessante punto di incontro per chi invece al contrario non riesce a staccarsi dalla lettura dei classici. Insomma un'incantevole rivisitazione di due capolavori della letteratura uniti in un romanzo "originale" che sa tanto di epoche lontane, come un vecchio mobile restaurato ma perfettamente in sintonia in un appartamento moderno. Questo è Amiche di penna!






