Recensione - "Ninfee nere" di Michel Bussi
Buon pomeriggio lettori incantati,
oggi vi parlo di un libro letto quest'estate, sto parlando di "Ninfee nere" di Michel Bussi, edito da edizioni e/o, pag. 394.
Sinossi: A Giverny in Normandia, il villaggio dove ha vissuto e dipinto il grande pittore impressionista Claude Monet, una serie di omicidi rompe la calma della località turistica. L'indagine dell'ispettore Sérénac ci conduce a contatto con tre donne. La prima, Fanette, ha 11 anni ed è appassionata di pittura. La seconda, Stéphanie, è la seducente maestra del villaggio, mentre la terza è una vecchia acida che spia i segreti dei suoi concittadini da una torre. Al centro della storia una passione devastante attorno alla quale girano le tele rubate o perse di Monet (tra le quali le Ninfee nere che l'artista avrebbe dipinto prima di morire). Rubate o perse come le illusioni quando passato e presente si confondono e giovinezza e morte sfidano il tempo. L'intreccio è costruito in modo magistrale e la fine è sorprendente, totalmente imprevedibile. Ogni personaggio è un vero enigma. Un'indagine con un succedersi di colpi di scena, dove sfumano i confini tra realtà e illusione e tra passato e presente. Un romanzo noir che ci porta dentro un labirinto di specchi in cui sta al lettore distinguere il vero dal falso.
"Tre donne vivevano in un paesino.
la prima era cattiva, la seconda bugiarda e la terza egoista.
Il paese aveva un grazioso nome da giardino: Giverny.
La prima abitava in un grande mulino in riva a un ruscello, sul chemin du Roy; la seconda in una mansarda sopra la scuola; la terza con la madre in una casetta di rue du Chateau-d'Eau dai muri scrostati...."
Il romanzo esordisce presentandoci tre donne, diverse tra loro ma unite dall'amore verso l'arte e ad un famoso quadro in particolare, Ninfee nere di Claude Monet!
Questo romanzo è stato scelto dalle mie amiche-colleghe del gruppo di lettura Cuore di libro e spinta dalla trama "noir" intrecciata dal fascino dell'arte impressionista che adoro, mi sono avvicinata alle sue pagine piena d'entusiasmo.
Giverny è un ridente paesino situato nell'Alta Normandia. Paese natale del famoso pittore impressionista Claude Monet, fa da sfondo a un caso investigativo molto intricato e caratteristico. Jérome Morval viene ritrovato privo di vita lungo la riva del ruscello artificiale voluto appositamente da Monet per alimentare le sue ninfee. Parte un'indagine a mio avviso molto superficiale, si indaga, si fanno mille congetture, tante le persone sospettate, pochi indizi da decifrare, insomma un vero e proprio rompicapo! Il tutto viene narrato dal punto di vista delle tre donne, in particolare della prima, cattiva, vedova e ultra ottantenne. Sembra che lei conosca l'intera storia...o meglio vuole farci credere!!!
Questo romanzo si presenta nella veste di un giallo, quindi ho affrontato la lettura convinta di trovarmi tra le mani una storia incalzante, ricca di colpi di scena ma soprattutto adrenalinica, invece ho riscontrato tutto ciò solo in parte! Nonostante il caso investigativo, le vicende si susseguono lentamente, sembra che l'autore si sia fatto avvolgere dalla quiete del piccolo paesino e abbia trasmesso tale tranquillità agli investigatori. Ho trovato molto frivola la parte relativa all'indagine, che a tratti (secondo il mio parere) sfiora il ridicolo. Ecco il motivo che ha alimentato le mia delusione!
Detto questo, mi sento in dovere di spezzare una lancia in favore di "Ninfee nere". In primo luogo l'ambientazione parla da sé, io amo il periodo impressionista e i suoi pittori, Monet attraverso i suoi dipinti mi ha fatto amare l'arte, e poi le ninfee, protagoniste della narrazione, attribuiscono alla storia qualcosa di meraviglioso. Passeggiare nei giardini che circondano la casa di Monet, percepire il gorgoglio del ruscello che alimenta le ninfee e infine immaginarsi una miriade di colori dalle diverse sfumature, tutti ingredienti che incorniciano l'intera storia regalando pennellate di mistero e sfumature insospettabili. Se questo romanzo non mi fosse stato venduto come un giallo il mio giudizio cambiava radicalmente, ma visto che è stato inquadrato sotto questa veste non posso che esprimere il mio disappunto verso un quadro investigativo che a mio avviso non regge. Il finale? Facendo un sondaggio tra le mie amiche-colleghe del gruppo di lettura ad alcune ha spiazzato mentre ad altre è apparso prevedibile. Cosa ne penso? Sull'epilogo devo dare merito all'inventiva dell'autore ma ciò non mi ha permesso di conservarne un buon ricordo, ancora oggi a distanza di mesi il mio giudizio non cambia.
"Ninfee nere" è stato il primo libro che ho letto di Michel Bussi ma voglio dargli un'altra possibilità, da poco è uscito in libreria "Tempo assassino" che sicuramente leggerò, non mi piace catalogare un autore solo perché non mi ha convinto un suo romanzo, magari mi piacerà. Ovviamente ci tengo a precisare che questa è solo una mia personale opinione e invito tutti voi comunque a leggerlo per confrontarmi e magari ricredermi! Buona lettura!!!
Ciao Rosa, anch'io adoro gli imprssionisti e Monet, ma dalla tua recensione il romanzo non mi convince molto...
RispondiEliminaCiao Ariel! La parte legata all'arte è molto bella ma come ho detto nella recensione il lato "giallo" del romanzo mi ha fortemente delusa. Non ti nascondo che a tratti mi sono annoiata e per essere un giallo è troppo! Ero titubante se scrivere la recensione visto il mio parere non positivo ma alla fine ho deciso di postarla lo stesso...anche a me capitano le delusioni "libresche"!
EliminaGrazie per questa recensione sincera!
RispondiEliminaPeccato che non sia stato all'altezza delle tue aspettative!
Ho appena scoperto il tuo bellissimo blog e mi sono immediatamente unita ai tuoi lettori fissi!
Se ti va di ricambiare ti aspetto da me!
http://lamammadisophia2016.blogspot.it
Ciao Benedetta! Benvenuta sul mio blog! Passo subito da te!
EliminaDopo averne ampiamente parlato al telefono non credo proprio lo leggerò...Ottima recensione, ben argomentata.
RispondiEliminaCiao Cuore forse ora ti consiglierei di passare visto le tue letture attuali ma non accantonarlo magari in futuro potrai prenderlo in considerazione in fondo non è da bocciare del tutto! Io mi aspettavo un Giallo... questa la mia delusione!
EliminaCiao Rosa, ho ricevuto da te questo libro messo in palio nel Giveaway di Natale che hai organizzato con Stefi e le altre ragazze e ci tenevo a ringraziarti di persona :-) anche se la tua recensione non è proprio positivissima non vedo l'ora di leggerlo e magari di lasciarti la mia opinione!
RispondiEliminaCiao Nadia che piacere che il mio libro sia arrivato a te! Io su questo libro ho da ridire solo sul quadro investigativo per il resto è una piacevole lettura! Leggilo al più presto sono curiosissima della tua opinione e ti raccomando fammi sapere!!! Un bacio e buona lettura!
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