"L'ultimo dipinto di Sara De Vos"
Dominic Smith
Casa editrice: Giunti Editore
Pagine: 368
Prezzo: 16,00 euro
Sinossi: qui
Tutto il romanzo ruota intorno a un dipinto, "Al limitare di un bosco", ultima opera attribuita alla pittrice olandese Sara De Vos. La De Vos è stata la prima donna iscritta alla Gilda di San Luca ed anche una delle poche ad aver dipinto paesaggi oltre alle classiche nature morte che spesso venivano assegnate al gentil sesso all'interno delle mura domestiche. Le tecniche paesaggistiche le vengono tramandate dal padre e dal marito entrambi artisti.
Per la prima volta mi trovo a leggere una storia che si sviluppa su tre diversi piani temporali; Amsterdam (1637), New York (1957) e Sydney (2000). L'autore è stato bravo a non creare confusione strutturando personaggi ben saldi ognuno alla propria storia.
New York (1957). Durante una cena di beneficenza il quadro "Al limitare di un bosco" viene rubato e sostituito con un falso. Il quadro apparteneva da generazioni alla famiglia di Marty de Groot, un noto avvocato specializzato in brevetti. Solo alcuni mesi dopo, Marty de Groot si accorge che sulla parete che sovrasta il letto c'è un falso, una magistrale copia dipinta con maestria da un grande esperto! Chi è l'autore di tale opera? Marty si rivolge a un investigatore, numerose ricerche sono necessarie per risalire alla persona artefice della copia bugiarda.
Amsterdam (1636). L'autore ci fa ritornare indietro di secoli. Riviviamo la Amsterdam di quel periodo attraverso la pittura. Sara de Vos spesso aiuta il marito Barent nella realizzazione di dipinti, polverizza i pigmenti, stende i fondi e fa qualche schizzo. Dipinge "Al limitare di un bosco" dopo la morte della figlia Kathryn, per soffocare quel dolore che tanto le lacera il cuore giorno dopo giorno. Attraverso i continui rimandi al passato, ci affezioniamo a questa donna e assistiamo alla creazione delle sue opere. Questo spaccato d'epoca dona alla storia fascino e incanto. Capitoli che stregano il lettore appassionato di arte!
Sydney (2000). E' in questa città che tutti i nodi vengono al pettine. Ritroviamo Marty ottantenne deciso a mettere pace sul suo passato! Cosa spinge Marty a volare dall'altra parte del mondo? E i dipinti della De Vos che ruolo hanno in questa storia?
Un unico dipinto intreccia le storie dei protagonisti. Pennellate di colore dominano il romanzo catapultandoci nel mondo dell'arte. Le tecniche usate sono minuziosamente descritte, frutto di un'accurata ricerca da parte dell'autore. Con uno stile fluido e ricercato la lettura scorre veloce attraverso i diversi continenti. Inoltre, imprimitura, disegno, campitura, rifinitura e laccatura sono le parole di uso frequente all'interno del romanzo. Interessanti sono i capitoli dove vengono descritte le tecniche usate per riprodurre il falso. Immaginate un cucinino e un vecchio vassoio da tè che funge da deposito ai mille pennelli e pentolini con la pelle di coniglio da sciogliere sul fuoco che occupano il piano cottura imprimendo l'ambiente di un disgustoso odore. Insomma questa scena mi è rimasta impressa... L'unico neo in tutta questa storia è, a mio parere, l'epilogo, mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, peccato!
"L'ultimo dipinto di Sara de Vos" è una lettura di nicchia, assolutamente adatto agli amanti del romanzo storico e agli appassionati di arte, un po' meno, invece, a chi si aspetta una lettura adrenalinica dal finale col botto.
"L'ultimo dipinto di Sara de Vos" è una lettura di nicchia, assolutamente adatto agli amanti del romanzo storico e agli appassionati di arte, un po' meno, invece, a chi si aspetta una lettura adrenalinica dal finale col botto.
"L'ultimo dipinto di Sara de Vos" è una finestra con un meraviglioso panorama sull'arte. Il Secolo d'oro olandese è protagonista di una trama dove pennellata su pennellata, strato su strato, pigmento su pigmento, l'evolversi delle vicende si plasmano regalandoci giochi di luce, di colore e di ombre su una storia tutta da dipingere.
Ciao Rosa, non è molto il mio genere di lettura (anche se mi piace molto l'arte) ma, dalle tue parole, sembra veramente un romanzo di qualità! Buone vacanze :-)
RispondiEliminaCiao Ariel a me questo romanzo è piaciuto molto eccetto per il finale un po' piatto. Se ti piace l'arte ti consiglio di farci un pensierino!!! Un bacio
EliminaRestando in tema di piani temporali anche tu vieni fuori da una lettura del genere. L'ho segnata perché le tue parole mi hanno intrigata parecchio :)
RispondiEliminaInfatti da come ti dicevo amo questa tipologia di struttura e poi mettici anche l'arte....insomma due elementi a mio favore! Ti consiglio vivamente questo romanzo sono sicura che ti piacerà! Un bacio
EliminaLa narrazione su tre spazi temporali mi intriga non poco. La parte di Amsterdam mi ricorda la storia de La ragazza con l'orecchino di perla. Bello il fatto che il dipinto sia stato inserito in una storia che arriva ai giorni nostri ma che contemporanemente venga raccontata la storia di come quel dipinto sia nato. Quasi quasi ci faccio un pensierino...
RispondiEliminaCiao Daniela hai perfettamente colto l'essenza della storia! È vero la parte inerente ad Amsterdam rievoca i ricordi de "La ragazza con l'orecchio di perla" molto suggestiva. Se ami l'arte ti consiglio di farci un pensierino e fammi sapere curiosa di conoscere la tua opinione! Un bacio... alla prossima!
EliminaAmo moltissimo l'arte e amo gli autori che partono da un dipinto e ne romanzano una storia!
EliminaAllora devi leggerlo! Sicuramente ti piacerà!
EliminaCiao Rosa, bella la trama di questo libro e a quel che dici é anche strutturato bene...ne approfitto per ringraziarti della visita e dei complimenti e ti aspetto quando vorrai passare con piacere. Un saluto Nina
RispondiEliminaGrazie Nina! Questo romanzo mi è piaciuto veramente tanto e poi quando si parla di arte io non so resistere! A presto Rosa
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