lunedì 26 gennaio 2015

CHI BEN COMINCIA # 7

Buongiorno carissimi lettori e buon inizio settimana, oggi ripartiamo con la nostra consueta rubrica presa in prestito da Alessia del blog Profumo di libri. Il libro da cui ho tratto l' incipit, in realtà ve l' ho presentato già la settimana scorsa, è uno dei miei ultimi acquisti, sto parlando di "La luce nelle case degli altri", di Chiara Gamberale, edito da Mondadori, pag. 392.


REGOLE

  • prendete un libro qualsiasi presente nella vostra libreria;

  • copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20);

  • scrivere titolo e autore per chi fosse interessato e aspettare i commenti.


Mamma. Per tutto il tempo in macchina, fino a quel posto assurdo dove per la prima volta avevo trovato ad aspettarmi tutte ma proprio tutte le persone che conoscevo (che non erano poi così tante, ma vederle insieme faceva un certo effetto), non mi era venuto in mente nient' altro. E ancora, seduta su quei gradini freddissimi mentre tutte le persone che conoscevo facevano no con la testa e piangevano e si abbracciavano, con le ginocchia allacciate al petto non riuscivo a pensare a qualcosa che non fosse mamma. Mamma, mamma, mamma. Non c' era verso. Mamma, mamma, mamma. Mi alzavo a fare un giro e mi ripetevo mamma, impossibile fermarsi, mamma, mamma mamma, le persone mi accarezzavano la testa e io dicevo mamma. Povera Mandorla: loro, io solo: mamma, mamma, una cosa da vergognarsi, mamma mamma, almeno i registratori se s' incantono hanno un tasto con su scritto STOP per smetterla, pensavo, e allora mi cercavo quel tasto addosso, fra i pensieri, le parole, il cerchietto che mi aveva regalato la signorina Polidoro, i capelli, le orecchie, ma non lo trovavo, e continuavo: mamma mamma mamma mamma mamma.


Un incipit toccante, del resto la trama (che potete leggere qui), ci descrive una storia delicata e molto particolare nel suo genere. E voi l' avete letto? 

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