LEGGENDO NEL TEMPO # 2 " La sonata a Kreutzer" di Lev Tolstoj
Buongiorno lettori cari, finalmente riesco a pubblicare la seconda puntata di questa rubrica a me molto cara. Amo i classici, ma talvolta sono così presa dalle altre letture per gruppi di lettura e altro che li lascio sempre da parte...
"La sonata a Kreutzer", di Lev Tolstoj è il romanzo di cui voglio parlarvi oggi, quindi non ci resta che andare indietro nel tempo e tuffarci nella Russia di fine '800.
Trama:Tolstoj compone il tema dell' amore e del matrimonio, che allora lo inquietava anche come momento della sua propria vita privata, nelle forme di una narrazione in cui la voce amara del protagonista si fa nitida rappresentazione drammatica. Lungi dall' essere tragedia della gelosia, è il dramma di un insaziabile odio-amore carnale che si svolge tra due egoismi che tendono accanitamente a sottomettersi l' uno l' altro nel soddisfacimento della loro brama. E solo la morte, così assurdamente e lucidamente deliberata e inferta dal protagonista, pone fine al conflitto di due carni che non diventano mai una.
Il mio pensiero: "La sonata a Kreutzer" è uno dei brevi racconti scritti da Lev Tolstoj, poco più di cento pagine per una struggente e cruda confessione. Ambientato nella Russia di fine '800, Tolstoj parla dell' amore, dell' infedeltà, del matrimonio e del ruolo della donna in una società ricca di pregiudizi e convenzioni.
Ci troviamo all' interno di un vagone di un treno, è sera, e assistiamo ad una animata discussione sul matrimonio e l' infedeltà tra una nobile signora e un anziano mercante bigotto e maschilista. Tra i due c' è un vivace e breve scambio di battute.
"perché è uno stupido", disse il vecchio. "Se fin da principio le avesse messo il freno, se l' avesse subito domata, quella sarebbe vissuta secondo le regole. Non doveva lasciarla far di testa sua fin da principio. Del cavallo non ti fidare quand' è in campagna, e della donna quand' è in casa".
"Che razza di idee da selvaggi sulle donne e sul matrimonio!", disse la signora.
" Ciò che soprattutto gli uomini di quel tipo non sanno capire,"riprese la signora, "è che il matrimonio senza amore non è matrimonio; che il matrimonio è vero soltanto quando è consacrato dall' amore".
Il protagonista, dal nome impronunciabie (Pozndyèv), prende la parola e difende l' opinione del mercante. Il vecchio lascia il vagone alla stazione successiva, dopo aver scosso l' anima e i pensieri di Pozndyèv che, trovatosi solo in compagnia di uno sconosciuto da sfogo alla sua cruda e amara confessione.
Pozndyèv inizia a raccontare la storia della sua vita e dei motivi per cui non crede più nell' amore. Racconta delle sue ideologie da ragazzo, delle motivazioni che lo hanno spinto a scegliere la sua donna e degli anni della sua unione coniugale. Da questa unione nascono cinque figli e le tensioni e le preoccupazioni che ne derivano mettono a dura prova il rapporto di coppia trascinando Pozndyèv a covare un sentimento (quello della gelosia), che sarà il movente del suo nefasto gesto.
Il titolo del romanzo non è a caso, la musica ha un ruolo chiave nell' intera vicenda. Pozndyèv, infatti, sospetta che la moglie abbia una relazione con un violinista presentatogli da lui stesso. I due si sarebbero innamorati suonando insieme più volte la cosiddetta " Sonata a Kreutzer". E dinnanzi ad un sospettato tradimento, Pozndyèv perde la testa, e rientrando da un viaggio di lavoro fa si che la gelosia prenda il sopravvento trasformandosi in pura follia.
Un racconto drammatico, con un finale assurdo. In realtà, Tolstoj non ci svela se il tradimento si sia effettivamente consumato, questo dubbio ci invade... Durante la lettura si percepisce il bisogno di Pozndyèv di condividere con uno sconosciuto la sua esperienza, dare libero sfogo ai suoi pensieri e magari liberarsi da un peso portato addosso da troppo tempo.
Un lungo viaggio in treno, in una notte buia e fredda, danno alla storia un fascino particolare, sembra quasi di sentire la voce di Pozndyèv e lo sferragliare del treno in sottofondo.
Sebbene questo romanzo sia stato scritto più di un secolo fa, Tolstoj racconta uno spaccato di vita coniugale attualissimo dei giorni nostri. E' sconvolgente come dei capolavori della nostra letteratura affrontano dei temi così vivi che danno spunto a riflessioni. Dopo aver letto Anna Karenina sapevo che Tolstoj non mi avrebbe deluso, e anche non amando in particolare i romanzi brevi ( non mi danno il tempo di affezionarmi ai personaggi), questo l' ho apprezzato, la sua nudità e drammaticità mi ha colpito.
Piccola curiosità: La Sonata per pianoforte e violino in la maggiore n. 9, op. 47, di Ludwig van Beethoven nota come Sonata a Kreutzer, fu composta tra il 1802 e il 1803 e pubblicata nel 1805 con dedica al musicista francese Rodolphe Kreutzer. Con i suoi 40 minuti circa di durata, è la sonata più lunga e difficile fra le composizioni per violino di Beethoven. (fonte Wikipedia)
E ora non vi resta che perdervi tra le sue note....
Stavo guardando le tue recensioni e, quando ho letto Tolstoj, non ho potuto fare a meno di cliccare immediatamente sul link. Ho letto il romanzo "Anna Karenina" e l'ho trovato un capolavoro. Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di leggere questo racconto breve, ma non vedo l'ora di poter rimediare.
Tra i russi, Tolstoj non è quello a cui mi sento più vicina... Lo vedo troppo legato alla società a lui contemporanea, meno universale rispetto a un Dostoevskij o un Gončarov...
Di Dostoevskij purtroppo non ho letto ancora nulla, di Tolstoj oltre questo romanzo ho amato tantissimo Anna Karenina, uno spaccato dell' alta società ottocentesca magistralmente descritta!!!
Di Dostoevskij purtroppo non ho letto ancora nulla, di Tolstoj oltre questo romanzo ho amato tantissimo Anna Karenina, uno spaccato dell' alta società ottocentesca magistralmente descritta!!!
Davvero una bella recensione. Mi hai fatto venir voglia di recuperare questo libro :)
RispondiEliminaGrazie di cuore, che belle parole!!!!!
EliminaStavo guardando le tue recensioni e, quando ho letto Tolstoj, non ho potuto fare a meno di cliccare immediatamente sul link. Ho letto il romanzo "Anna Karenina" e l'ho trovato un capolavoro. Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di leggere questo racconto breve, ma non vedo l'ora di poter rimediare.
RispondiEliminaAnch' io ho letto Anna karenina e concordo con te, è meraviglioso!!!
EliminaTra i russi, Tolstoj non è quello a cui mi sento più vicina... Lo vedo troppo legato alla società a lui contemporanea, meno universale rispetto a un Dostoevskij o un Gončarov...
RispondiEliminaDi Dostoevskij purtroppo non ho letto ancora nulla, di Tolstoj oltre questo romanzo ho amato tantissimo Anna Karenina, uno spaccato dell' alta società ottocentesca magistralmente descritta!!!
EliminaDi Dostoevskij purtroppo non ho letto ancora nulla, di Tolstoj oltre questo romanzo ho amato tantissimo Anna Karenina, uno spaccato dell' alta società ottocentesca magistralmente descritta!!!
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