venerdì 6 maggio 2016

Recensione - "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" di Salvatore Basile

Buongiorno cari lettori,

oggi vi parlo del romanzo d' esordio di Salvatore Basile, sceneggiatore e regista napoletano, "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito", edito da Garzanti, pag. 302, in libreria dal 5 maggio!

Un grazie infinite va alla libreria del mio paese, la Libreria Tasso che mi ha dato l' opportunità di leggere questo romanzo. Prima di esporre il mio pensiero conosciamo meglio l' autore attraverso una sua breve biografia.

Salvatore Basile è nato a Napoli e vive a Roma, dove lavora come sceneggiatore e regista. Attualmente sta lavorando a due serie TV tratte dai romanzi di Maurizio De Giovanni, Commissario Ricciardi, e Chiara Gamberale, Le luci nelle case degli altri oltre ad essere lo sceneggiatore di una delle fiction più seguite, Don Matteo. Dal 2005 insegna nel Corso di Laurea Magistrale in sceneggiatura per la Televisione e il Cinema presso l' Università Cattolica di Milano.



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Sinossi: Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte s una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un pò ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma non promette di restituirlo. poi, sale sul treno in partenza sulla banchina.

Sono passati vent' anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l' unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell' unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano. 

Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l' ha lasciato lì per lui. C' è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.



Il mio pensiero:

Leggere un' anteprima emoziona sempre, sapere di tuffarsi nelle pagine di un romanzo ancora non pubblicato è una bella sensazione! 

Si sa, il primo impatto che si ha con un libro è la cover e il titolo. "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" ha un titolo strano ma accattivante e poi la cover dai colori caldi, con due cuori colorati che coprono il viso di un uomo e una donna...cosa ci nasconderanno? Mai, una cover è stata così azzeccata con la storia...se lo leggerete capirete il perché!

Il protagonista è Michele Airone, trent' anni appena compiuti, capelli castani che cominciano a diradarsi sulle tempie e occhi neri come una pozza di petrolio. Vive da quando è nato in una piccola stazione e come mestiere fa il ferroviere, precisamente percorre ogni sera il suo treno dal vagone di coda alla locomotiva, un' andata e un ritorno gli bastano per lustrare e raccogliere i cosiddetti "oggetti smarriti".


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All' età di sette anni, viene abbandonato dalla madre, che vede salire su quello stesso treno e non vi farà mai più ritorno. Da quel momento in poi la sua vita involontariamente cambia e il bambino allegro e spensierato si trasforma pian piano in un adulto solo e triste. L' unica cosa a tenerlo compagnia saranno gli oggetti smarriti che colleziona e tiene scrupolosamente in ordine nella sua casa. Ama stare solo con loro, Michele... smarrito nell' anima. Ma si sà, nulla avviene per caso, e una sera mentre si ritrova a fare il suo solito giro di perlustrazione, casualmente ritrova incastrato in un sedile il suo diario. Quel diario dalla copertina rossa che la madre si portò via ben 23 anni fa! 

Riaverlo nuovamente tra le sue mani lo fa tornare indietro di anni, quando il bambino allegro e spensierato credeva che la vita fosse meravigliosa e che niente al mondo potesse intaccarla, e invece... Rileggerlo è stato un terremoto per la sua anima, scossa da brividi di angoscia ma anche di ansia, l' ansia e la consapevolezza che quelle pagine lo trascineranno da sua madre.

Inizia il viaggio di Michele e col suo treno parte dalla stazione di Miniera di Mare, passa per Solombra Scalo, Prosseto e Ferrosino fino ad arrivare a  Piana Aquilana. Durante il suo breve viaggio ( il tutto si svolge in cinque giorni), saranno tante le persone che incontrerà, una signora coi capelli viola, un greco con la percezione del paradiso tutta sua, un vecchio amico d' infanzia, ognuna lascerà il segno, ognuna gli regalerà un sorriso, ognuna di loro lenirà il suo dolore trasformandolo in forza, coraggio, energia positiva.

Ovviamente non può mancare una presenza femminile che aiuterà Michele ad aprirsi e a sorridere alla vita. Elena e il suo "patto della felicità", entra a far parte della quotidianità di Michele ( come dice l' autore) con prepotenza, col suo passo leggero, con il suo sorriso e la sua incapacità a chiedere permesso. Un' anima smarrita come Michele dai discorsi sconclusionati e dal modo di fare irruente ed entusiasta.


"Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" di Salvatore Basile è una storia malinconica e piena di speranza. Il susseguirsi degli eventi ci portano a fare il tifo per Michele, pagina dopo pagina il dolore e la sofferenza si plasmano in gioia di vivere. 

Lo stile dell' autore è pulito e fluido. Ciò che ho apprezzato di più sono state le continue descrizioni dei personaggi, dei posti, persino delle emozioni, il tutto mi ha dato la sensazione di conoscere veramente i protagonisti. Elena e Michele sono persone comuni, destinati a fare i conti con la vita. Hanno paura di esporsi, uscire dal proprio guscio e affrontare la realtà. Ma, insieme trovano la strada giusta, il sentiero tanto nascosto che li libererà per sempre. Molte sono le frasi che mi hanno colpito per la profondità delle parole e  la saggezza del messaggio che l' autore ha voluto trasmettere. Le ho sottolineate e rilette più di una volta!

Michele e Elena sono due colori, due cuori dall' incessante bisogno di ritrovarsi...in fondo noi siamo anime smarrite in un mondo dove tutto sembra essere dato per scontato ma, invece, tutti abbiamo bisogno di amare e essere amati in modo autentico, la chiave per essere veramente felici!

Buona lettura!


VOTO: TRE ROSE E MEZZO


13 commenti:

  1. Il titolo e la trama mi avevano incuriosito ed ora che ho letto la tua recensione m'ispira ancora di più!

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    1. Ciao Erika! E' una piacevole lettura, un pò malinconica ma il giusto!

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  2. Ho sbirciato solo il voto finale perché mi è arrivato oggi e non voglio scalfire la suspance. Mi fa ben sperare, tornerò a leggerti quando lo avrò terminato. A presto!

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    1. Non preoccuparti Cecilia quando vuoi la recensione non scappa!!!Ahahah! Curiosa di leggere il tuo pensiero!

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  3. Un libro che dovrei e vorrei leggere anche io. Avevo già assaporato i primi capitoli dall'inserto de "Il libraio"...bella recensione!

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  4. E' proprio vero quello che dici sul leggere le anteprime, fa sentire come si è custodi di un segreto ^^

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    1. Si è proprio così! Leggere le anteprime è un emozione particolare!

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  5. Adoro quei libri che permettono a noi lettori di conoscere, nel verso senso della parola, i personaggi di cui raccontano. Ho letto già qualche parere positivo sul romanzo in questione e la tua è un'ulteriore conferma. Non mi resta che acquistarlo :)

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    1. Mi piacerebbe leggere la tua recensione, leggilo al più presto!

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  6. Ciao Rosita mia, eccomi finalmente a leggere il tuo pensiero, come sai amo molto le storie malinconiche e sono sempre più convinta che mi piacerà. La tua semplicità nell'esprimerti rende così facile affezionarsi ad una prossima lettura. Adesso aspetto solo il corriere e l'oggetto smarrito dovrebbe ritrovarsi al mio indirizzo ;-)

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  7. Lo stò leggendo. E' un libro bellissimo e una storia avvincente. Alessandro Nus Valle d'Aosta

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    1. Ciao Sandro! Benvenuto sul mio blog! Mi fa piacere che questo romanzo ti stia piacendo, purtroppo a me non ha coinvolto come doveva! Nonostante il mio giudizio devo però ammettere che potrebbe essere definita una piacevole fiaba moderna.

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