mercoledì 16 dicembre 2015

Autori emergenti 20# - "Maledettamente" di Adriana Pitacco

Buongiorno amici,

oggi vi segnalo l' uscita di un romanzo molto particolare, che in vari tratti può essere definito "psicologico" per la forte connotazione emotiva che emerge nei vari quadri-racconti. Sto parlando di Maledettamente, un racconto nato dalla penna di Adriana Pitacco. L' intento narrativo è quello di condurre il lettore, attraverso il vissuto dei vari personaggi, al mondo disincantato della follia. Il tempo narrato in "Maledettamente" può essere definito come un tempo interiore vissuto da ogni singolo personaggio e quindi "il tempo della coscienza". 

Per quanto riguarda la datazione l' autrice non fornisce alcuna precisazione perché le vicende narrate, pur prendendo spunto da alcune pratiche in uso, sono frutto della sua immaginazione. 

Il racconto attraverso il montaggio parallelo e la tecnica del flash back si svolge in un' anonima stanza di degenza riservata ad ospitare gli ultimi giorni di Sandra, malata terminale di cancro, e nella clinica psichiatrica di Losanna.


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Titolo: Maledettamente

Autore: Adriana Pitacco

Editore: Lettere Animate

Data di pubblicazione: 9 settembre 2015


Sinossi: E' una voce narrante solitaria quella che decide di raccontare all' eterna compagna che la sta attendendo, la morte, il racconto di Sergio l' unico uomo che riuscì ad amare in grado di farle scoprire le piramidi dell' esistenza. 

E' la voce di Sandra, malata terminale di cancro, che trasforma gli ultimi giorni che le rimangono da vivere in un fertile racconto che la condurrà al profondo compimento della sua esistenza.

In un' anonima stanza d' ospedale dopo le inutili visite di amici logorati dall' implacabile scorrere del tempo, prende forma l' affresco della memoria dal momento in cui Sergio, brillante medico psichiatra, decide di lasciare l' Italia per un importante incarico nella prestigiosa clinica di Losanna. Sergio intuisce sin da subito che da quel momento avrebbe dovuto scontrarsi con una degenerata impostazione della psichiatria secondo la quale il compito prioritario del medico consiste nel contenere e annullare il paziente, nell' abolire qualsiasi suo desiderio.

Folgorato dall' urlo lacerante di uomini e donne Sergio percepisce i crescendo del loro dolore mentre la loro lontana quotidianità sta sprofondando in una voragine senza respiro. 

Con l' avanzare dei giorni il giovane psichiatra riesce a confutare ogni idea di questa fuorviante e idolatrata psichiatria sicuro di poter riportare uomini e donne, finora abbandonate con le loro sofferenze, a una ritrovata vita quotidiana. 

Non più quindi una psichiatria del controllo sulla delirante Giovanna, sulla bulimica Margherita, su Charlotte attanagliata dal morso della coscienza per un forte desiderio di incesto, ma un profondo dialogo per comprendere le loro storie, la loro necessità impellente di riprendere le parole per troppo tempo soffocate. 

S' inoltra quindi nell' inquieta vegetazione dei loro pensieri, nei loro ricordi chiusi in un profondo oblio, nei loro isterici movimenti, in quel pianto fagocitato dalla tortura di qualche ellettroshock d' ultima generazione, mettendo così in discussione le usuali e violente pratiche psichiatriche. 

Solo quando Sandra giunge alla fine del racconto comprende di aver scoperto il fulcro dell' esistenza umane ed è attraverso la sua coraggiosa voce narrante saluta a vita con un profondo richiamo al valore inestimabile della diversità e alla straordinaria forza della libertà.


L' AUTRICE


Adriana Pitacco, insegnante dal 1988, amante dell' arte e della letteratura. Il libro che desidera proporvi è il terzo libro dei cinque romanzi che ha scritto. Per lungo tempo è rimasto chiuso in un cassetto, ma grazie all' incoraggiamento dei suoi figli ha deciso di proporlo. Ringrazia Lettere Animate per la fiducia e l' opportunità sincera e preziosa.

4 commenti:

  1. E' tostissimo questo libro, questo periodo è adatto a cose più leggere, ma ammetto che solitamente queste letture "tragiche" mi attirano.

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    1. Abbastanza tosto direi...sono sincera devo essere predisposta per affrontare letture di questo tipo, per nulla banali ma sicuramente di forte impatto emotivo!

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    2. Io non sono riuscita a venirne a capo. Il modo di scrivere era troppo confuso per me.

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    3. Io non sono riuscita a venirne a capo. Il modo di scrivere era troppo confuso per me.

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