sabato 24 dicembre 2016

Recensione - "Ogni mattina a Jenin" di Susan Abulhawa

Buona vigilia di natale cari lettori!!!

Manca veramente poco e Babbo Natale anche quest'anno arriverà con la sua slitta carica di doni e regalerà un sorriso a tutti noi, grandi e piccini. Auguro a tutti voi un sereno e felice Natale, ricco di amore e buoni propositi ma soprattutto circondati dal calore delle vostre famiglie. 

Finalmente riesco a postare la recensione di un romanzo finito qualche giorno fa', una storia struggente e autentica che offre tanti punti di riflessione su una realtà non molto lontana dalla nostra...buona lettura!



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Titolo: Ogni mattina a Jenin

Autore: Susan Abulhawa
Editore: Feltrinelli
Pagine: 379
Prezzo: 10,00 euro
Sinossi: qui


"Rimasto solo, Yehya si chinò nel vento, soffiò delicatamente nel bocchino del suo nye e sentì la musica affiorare dai piccoli fori sotto le dita. Era stato suo nonno a insegnargli a suonare quel flauto antico e le sue melodie lo facevano pensare agli avi, alle infinite raccolte, alla terra, al sole, al tempo, all'amore e a tutto ciò che al mondo c'era di buono. Come sempre alla prima nota Yehya alzò le sopracciglia e chiuse le palpebre, come se ogni volta si stupisse della solennità che il semplice nye intagliato a mano sapeva dare al suo fiato."

Sulle note del nye (antico flauto mediorientale) voliamo in Palestina, dapprima nel villaggio di 'Ain Hod e poi nel campo profughi di Jenin. Ho voluto iniziare questa recensione riportando il pensiero sopra indicato perché per tutta la lettura mi sono immaginata il suono delicato e malinconico del nye e quest'uomo in thobe e dal capo ricoperto dalle tipiche stoffe che suona per allontanare i brutti pensieri sul futuro del suo popolo e quello dei suoi figli. Ma quest' uomo ha tutti i motivi per preoccuparsi perché ciò che accadrà sarà qualcosa di inimmaginabile!
L'autrice ci introduce negli usi e costumi del popolo palestinese descrivendoci il villaggio di 'Ain Hod e il duro lavoro dei contadini. Conosciamo la famiglia di Amal (voce protagonista del romanzo), la storia dei suoi nonni e le vite dei suoi genitori prima che si incontrassero. Amal è nata dall'amore immenso di Dalia (sua madre) e Hassan (suo padre). Amal è la terzogenita, Yussef e Isma'Il sono i suoi fratelli.
Sullo sfondo del conflitto israelo-palestinese si snodano le vicende della famiglia e degli amici di Amal. Attraverso gli occhi di Amal, dapprima bambina poi  donna, moglie e infine madre assistiamo alla devastazione di un popolo che senza un apparente colpa viene privato di tutto ciò che sia umano. La famiglia di Amal sarà costretta a trasferirsi e a vivere nelle baraccopoli del campo profughi di Jenin. Il contrasto tra i bambini che in quell'ammasso di sporcizia e devastazione si inventano giochi è disarmante, l'amore e l'amicizia camminano a braccetto tra le macerie di un popolo che fatica a sopravvivere.
Amal attraverso la sua storia ci commuove ma più di ogni altra cosa ci costringe ad aprire gli occhi e guardare da una diversa angolazione una realtà lontana a noi occidentali o fuorviata da mille informazioni. 

In "Ogni mattina a Jenin" la storia è romanzata ma i numerosi riferimenti storici sono reali. In questo l'autrice ha ben ponderato la parte romanzata da quella vera non appesantendo per nulla la lettura, anzi ha ben dosato il susseguirsi degli avvenimenti calamitando il lettore nella storia. Commozione e incredulità si alternano e un susseguirsi di emozioni si rincorrono. Personalmente ho trovato molto toccante e coinvolgente  l'infinito amore che lega Amal a suo padre Hassan. E' difficile rimanere indifferenti dinanzi a un amore così autentico. Hassan inculca alla figlia l'importanza dello studio e la passione per i libri, infatti già dai primissimi anni di vita di Amal alle prime luci dell'alba l'avvolge nel suo caldo e rassicurante abbraccio e le insegna l'amore per la cultura. Un ricordo che Amal custodirà gelosamente nel suo cuore e lo ricorderà anche molti anni dopo...Un'affermazione del papà di Amal è rimasta impressa nella mia mente, molto intensa e significativa:

"Possono portarti via la terra e tutto quello che c'è sopra, ma non potranno mai portarti via quello che sai o le cose che hai studiato".


Ho apprezzato la scelta dell'autrice di inserire nel prologo un pezzo della fine, senza anticiparci nulla e che nell'epilogo trova completezza. Inoltre la separazione del romanzo in diverse parti danno compostezza e ordine alla storia, poiché  in "Ogni mattina a Jenin" non c'è solo la storia di Amal ma anche quella dei suoi fratelli e di sua figlia Sara. 
Leggendo questo romanzo ogni corda del mio cuore è stata toccata, vibrando all'unisono, gli occhi si sono riempiti di lacrime e in alcuni punti ho chiuso il libro un po' per paura che terminasse ma soprattutto perché dovevo metabolizzare l'andamento delle varie vicende.
Romanzo dai forti contrasti, nelle sue righe si respira dolore e amore, fratellanza  e odio, speranza e rassegnazione, la storia si mescola con la cruda realtà di un mondo all'apparenza buono ma dormiente dinnanzi alle atrocità commesse dalla razza umana.
Consiglio questo libro a tutti, da leggere assolutamente, non fatevi spaventare dai toni malinconici e tristi, dai conflitti, dalle violenze e dalla sofferenza insiti nella storia, perché non è solo quello; amicizia, amore e speranza predominano in ogni riga e noi insieme ad Amal speriamo in un epilogo diverso...

"Nasciamo tutti possedendo già i tesori più grandi che avremo nella vita. Uno di questi è la tua mente, un altro è il tuo cuore. E gli strumenti indispensabili di queste ricchezze sono il tempo e la salute. Il modo in cui userai i doni di Dio per aiutare te stesso e l'umanità sarà il modo in cui Gli renderai onore".

4 commenti:

  1. Ciao Rosa, i romanzi che recensisci sono sempre molto particolari, intensi ed emozionanti e mi incuriosiscono grazie anche alle tue belle recensioni, e questa non è da meno! Buone feste :-)

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    1. Grazie Ariel, sei sempre molto gentile! Questo romanzo merita assolutamente di essere letto! Fatti reali tessano una storia struggente...va letto!

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  2. Questo libro sta conquistando tutti quelli che l'hanno letto, ho sentito solo pareri entusiastici..mi aspetta sul comodino e non vedo l'ora di leggerlo!

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    1. E cosa aspetti leggilo e poi fammi sapere, non te ne pentirai!!!!

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