lunedì 13 marzo 2017

Una serata in libreria #6

Buon pomeriggio lettori, 

un altro mese è passato e il mio consueto incontro con il gruppo di lettura Cuore di Libro si rinnova! 
Marzo è il mese del mio compleanno quindi le nostre chiacchiere librose sono state condite da ottimi biscottini per festeggiare, non vi nascondo l'entusiasmo e la gioia di condividere questi momenti. Stiamo diventando un gruppo davvero affiatato complici i nostri amati libri e le meravigliose storie che ci regalano emozioni uniche e argomenti per chiacchierare, chiacchierare e chiacchierare...
Curiosi di conoscere il libro fortunato? Questa volta l'ho consigliato io, dopo aver letto nella blogsfera tante belle recensioni che mi hanno incuriosito molto!



«Ero l'Arminuta, la ritornata. Parlavo un'altra lingua e non sapevo piú a chi appartenere. La parola mamma si era annidata nella mia gola come un rospo. Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza».
– Ma la tua mamma qual è? – mi ha domandato scoraggiata. – Ne ho due. Una è tua madre.



Risultati immagini per l'arminuta libro immagineTitolo: L'arminuta
Autore: Donatella Di Pietrantonio
Autore: Einaudi
Pagine: 162
Prezzo: 17,50 euro

Sinossi: Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L'Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.



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Donatella Di Pietrantonio è nata e ha trascorso l’infanzia ad Arsita, un paesino della provincia di Teramo, e vive a Penne. Scrive dall’età di nove anni racconti, fiabe, poesie e un romanzo, questo. Nella vita fa la dentista per bambini.
Il suo primo romanzo è Mia madre è un fiume (Elliot, 2011). Con Bella mia (Elliot, 2014) ha partecipato al Premio Strega. Nel 2017 pubblica con Einaudi L'Arminuta.



Avete mai letto qualcosa di quest'autrice? 
Se avete letto le sue opere precedenti scrivetemi nei commenti il vostro pensiero, magari le inserisco nella mia infinita lista librosa!!! Un bacio a tutti voi e buona lettura sempre!

6 commenti:

  1. E' un bel libro ma non fa per me, proprio per la sua asprezza e per la vita che affronta, dell'abbandono, del ritrovarsi. Insomma troppo triste per i miei gusti

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  2. Ho letto bellissime recensioni in giro qui sulla blogosfera ed altrove, l'ho messo in wish list ed appena posso lo leggerò...così ci confronteremo. A me ispira molto

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    1. Paola sono curiosa di leggere la tua recensione! A presto!

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  3. Oh...che emozione! Spero vi piacerà.
    <3
    Lea

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    1. Lea è stata proprio la tua recensione e quella di Tessa a convincermi, belle entrambe, le vostre parole mi hanno fatto venire voglia di leggerlo! Un abbraccio

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