lunedì 25 settembre 2017

Recensione - "Gli Innocenti" di Paola Calvetti

Buon pomeriggio amici lettori,

oggi vi parlo di un libro meraviglioso, da leggere assolutamente! 
Dopo la lettura de "Gli Innocenti" mi è venuta voglia di leggere tutto di quest'autrice, ma proprio tutto! Se qualcuna di voi ha letto un suo romanzo accetto volentieri consigli! Buona lettura!!!


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GLI INNOCENTI


PAOLA CALVETTTI


Casa editrice: Mondadori

Pagine: 132
Prezzo: 17,00 euro
Sinossi: qui

Spero di trovare le parole adatte per descrivere un romanzo che nelle sue centotrentadue pagine mi ha emozionato, coinvolto e spiazzata, tanto che dopo averlo terminato un senso di nostalgia mi ha pervasa. 
Sulle note del Doppio concerto in la minore per violino e violoncello di Johannes Brahms la Calvetti "compone" una storia malinconica, raffinata e tremendamente trascinante. La musica è la costante nel romanzo mentre i due protagonisti rappresentano le variabili attraverso le quali le emozioni vibrano ad ogni tocco di archetto.

"Il flusso della musica passa nei luoghi della loro memoria, fruga il deposito del loro passato, ne ridesta l'incanto"

Firenze. Allo Spedale degli Innocenti Jacopo ha lasciato un pezzo della sua vita. All'età di sei anni viene adottato da una nuova famiglia che prova a trasmettergli tranquillità e tutto l'amore possibile. La continua ricerca di sé stesso e delle sue origini diventerà il suo unico obiettivo insieme alle note del pentagramma che illumineranno le sue giornate. Il violino unico compagno di vita. Nel violino, Japoco, sfoga tutta la sua rabbia, i mille silenzi e l'infinita malinconia.
Albania. Dasha è una bambina quando i genitori decidono di farla studiare violoncello al Conservatorio di Tirana. Un talento innato da coltivare, nutrire e far crescere. Il violoncello darà un senso alle sue giornate, tanta dedizione e passione verso uno strumento che le darà forza nei momenti difficili. L'archetto, grazie alle sue mani grandi e forti, ondeggia facendo vibrare le corde del violoncello in un susseguirsi di note che attendono solo di essere adulate e ascoltate.
La storia di Jacopo e Dasha non può essere descritta ma bisogna leggerla perché le parole non bastano per descrivere tutta la bellezza che questa perla di romanzo racchiude.

"Ci sono cose e persone che spariscono, si perdono e poi ritornano senza che le andiamo a cercare"

La Calvetti è stata brava a conciliare l'amore per la musica a una magnifica capacità narrativa. Un romanzo breve ma intenso, impeccabile nello stile, elegante e raffinato. Il "Doppio di Brahms" chiamato anche "opera di riconciliazione" fa da sfondo a una riconciliazione di anime ferite nel profondo ma che grazie alla musica riescono a trovare una propria dimensione. Le note e il tocco dell'archetto sul violino e sul violoncello si percepiscono in ogni pagina, Jacopo e Dasha si rincorrono nella vita come nella musica. 

Un romanzo perfetto in ogni sua sfumatura dove una piacevole sinfonia conduce il lettore verso un epilogo emozionante. 


7 commenti:

  1. Ho adorato questo libro di cui ancora mi emoziona il ricordo!
    Un libro che è lui stesso una sinfonia, con due voci meravigliose che si alternano per creare una musica perfetta!

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    1. Concordo con te Daniela! Un romanzo particolare appunto per questo gioco di sinfonie che l'autrice ha voluto creare. Note e parole si alternano alla perfezione...il risultato è qualcosa di magico!

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  2. Ciao Rosa! Della Calvetti ho letto "Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili" (qui trovi la recensione: http://appuntidiunagiovanereader.blogspot.it/2016/09/recensione-olivia-ovvero-la-lista-dei.html) che a suo tempo mi era piaciuto. Questo romanzo lo punto praticamente da quando è uscito ma non ho ancora avuto modo di recuperarlo. Devo rimediare se ne parli cosi meravigliosamente :)

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    1. Ciao Anna in realtà volevo leggere appunto quello, proprio oggi passo in libreria e vedo cosa hanno disponibile. Lo devi leggere assolutamente e sono sicura che ti piacerà senza ombra di dubbio! Baci

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  3. Un libro che mi ha particolarmente emozionata, sia per la bravura dell'autrice, che trovo delicatissima nel suo modo di scrivere, che, soprattutto, per una certa familiarità che ho riscontrato con la storia del protagonista!

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    1. Ciao Laura "Gli Innocenti" ha emozionato tanto anche me. Un romanzo che deve essere assolutamente letto senza scuse, ancora oggi a distanza di giorni ne conservo un piacevole ricordo.

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